Forte (LU): lotta all�abuso di alcol nelle discoteche
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R.F.
FORTE. Torna anche per il 2010 «Ricreazione in via d'estinzione», il progetto di sensibilizzazione dei giovani contro l'abuso di sostanze alcoliche, che dal 2007 sta raccogliendo risultati positivi, soprattutto attraverso il contatto diretto con i giovani nelle postazioni allestire di volta in volta nelle discoteche della Versilia. Alla presentazione del progetto, tenutasi ieri mattina alla Società di Mutuo Soccorso, sono intervenuti anche i ragazzi dell'Istituto "Michelangelo".
Il progetto, seguito dal consigliere alle politiche giovanili, Simone Tonini e dal il consigliere delegato al sociale, Amleto Polacci, ha ottenuto un finanziamento regionale di 20mila euro e gode anche del supporto dell'Asl 12 Versilia, oltre che dei comuni della Versilia, del comitato Non la bevo e di Crea Impresa. Quest'ultima si è occupata di formare cinque ragazzi che hanno accompagnato gli operatori nelle discoteche durante l'estate, mettendo in atto la "peer education", in modo da far relazionare tra loro i giovani che davano ai coetanei informazioni sull'abuso di alcol.
Proprio il lavoro nei locali notturni, luogo di ritrovo immancabile durante l'estate, caratterizza il progetto: nell'ultima edizione sono state previste 13 interventi, nei quali ai ragazzi viene fatto l'alcoltest e poi vengono messi in sella a un motorino "virtuale" con un simulatore, per far capire i rischi ai quali vanno incontro guidando in stato di ebbrezza. A chi faceva registrare un tasso alcolemico pari a zero veniva regalata una maglietta con il logo del progetto: con questo semplice "stratagemma", alcuni ragazzi pur di avere il gadget hanno aspettato un'ora per far scendere a zero il proprio tasso alcolemico.
«Ringrazio la preside dell'Istituto Michelangelo, Filomena La Pietra - ha dichiarato Tonini - per la sensibilità dimostrata verso questo progetto. Nel corso dell'estate 2009 sono stati migliaia i ragazzi che durante le serate hanno avuto preziose informazioni sugli effetti devastanti provocati dall'abuso di sostanze alcoliche. E l'intento è di fornire loro strumenti per capire che se si beve e poi si va in strada, il rischio minore è quello di una multa salata».