Forti bevitori, attenti al rischio cancro
Forti bevitori, attenti al rischio cancro
Nuove conferme: quattro o più bicchieri al giorno di vino, birra o superalcolici espongono a un rischio elevato di sviluppare
un tumore del cavo orale o della faringe
MILANO - La relazione pericolosa fra alcol e cancro viene confermata ancora una volta: chi consuma quattro o più bicchieri di
bevande alcoliche (vino, birra o superalcolici) al giorno vede aumentare di sette volte il rischio di sviluppare un tumore
della faringe rispetto a chi non beve, mentre il pericolo di una neoplasia del cavo orale si quintuplica. Lo dimostra un'
analisi sistematica di tutti i dati finora disponibili sull'argomento in Europa, Asia e Americhe, pubblicata sulla rivista
scientifica Oral Oncology dai ricercatori del dipartimento di Epidemiologia dell'Istituto Mario Negri di Milano. Il legame
fra alcol e tumori non è una novità, ma risulta ancora più preoccupante alla luce di questa nuova prova e degli ultimi dati
Istat, secondo i quali gli italiani bevono sempre peggio. Se il consumo di alcolici infatti appare stabile, ci avviciniamo
alle pessime abitudini del Nord Europa: esageriamo e fuori dai pasti, soprattutto i più giovani, ma la categoria più esposta
alla probabilità di eccessi sono gli anziani.
LA RICERCA - Lo studio ha preso in considerazione 31 studi epidemiologici, per un totale di 12.083 casi, ed è emerso che i
forti bevitori (ovvero chi è solito farsi quattro o più bicchieri quotidiani di alcolici) hanno un rischio di tumore della
faringe (orofaringe e ipofaringe) superiore di quasi sette volte rispetto a quello dei non bevitori o dei consumatori
occasionali. Per quanto riguarda il carcinoma del cavo orale, il pericolo risulta invece quasi quintuplicato. Tra le
localizzazioni tumorali considerate (lingua, orofaringe e ipofaringe), infine, l'alcol è risultato essere particolarmente
associato al cancro dell'ipofaringe, dove il contatto con gli epiteli è più prolungato. «Il punto di forza di questa analisi
- afferma in una nota Federica Turati, coordinatrice del progetto del Mario Negri, che ha collaborato con ricercatori dell'
Università degli Studi di Milano, dell'Università di Milano Bicocca, dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro
(Iarc), dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e della Mount Sinai School of Medicine di New York - sta nell'aver
incluso tutti gli studi pubblicati sull'argomento nel mondo e nell'averli analizzati in modo sistematico e trasparente,
ottenendo stime di rischio basate su una casistica di dimensioni uniche». Ogni anno in Italia si registrano circa duemila
decessi per neoplasie del cavo orale e della faringe negli uomini e 700 nelle donne. I nuovi casi diagnosticati ogni anno
sono più di 5mila, con tassi di incidenza particolarmente elevati nel Nord-Est della penisola, dove - concludono gli esperti
- è stata forte in passato una tradizione di elevato consumo di alcol e tabacco. Anche il fumo, infatti, è fra le principali
cause scatenati di un tumore, non solo polmonare, ma anche della bocca.
Vera Martinella