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Francia, arriva la legge che vieta il vino a pranzo in ufficio

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Francia, arriva la legge che vieta il vino a pranzo in ufficio


Una nuova legge francese permette ai datori di lavoro di vietare il vino nei luoghi di lavoro durante l pausa pranzo.

Anche se il consumo di vino è diminuito drasticamente in Francia negli ultimi decenni, il diritto di bere un bicchiere o due di vino a pranzo, se si sceglie di farlo, è stato considerato sacro.

Fino a questa settimana, vino, birra e sidro sono stati inseriti nella lista di bevande alcoliche che i datori di lavoro francesi potrebbero vietare negli uffici. Un nuovo decreto del governo dà ai datori di lavoro il diritto di vietare tutte le bevande alcoliche sul posto di lavoro se queste "minacciano la sicurezza e il benessere fisico e mentale dei lavoratori."

Il ministro del lavoro, responsabile per la direttiva, ha detto che "l'alcol è la sostanza psicoattiva più consumata in Francia." L'abuso di alcol causa circa 49.000 morti ogni anno in Francia, secondo l'Institut Gustave Roussy-, un importante istituto di ricerca sul cancro.

Permettere il vino nei luoghi di lavoro ha una lunga storia in Francia, che risale al XIX secolo, quando bere il vino in casa e sul lavoro per tutte le classi della popolazione divenne comune. Questa è la prima volta che potrebbe esserci la possibilità di un divieto assoluto al lavoro.

Questo ultimo dictat non sembra essere un gran contributo alla riduzione del consumo di alcol in Francia ma acutizzerà quel senso di invadenza, che serpeggia tra la popolazione, nelle questioni personali da parte del governo.

Vin et Société, il gruppo di pressione dell'industria vinicola francese che rappresenta mezzo milione di persone che lavorano nel settore, ha attualmente in corso una campagna che evidenzia la natura ambigua della legge. La legge, introdotta nel 1991, limita la pubblicità di bevande alcoliche e non il loro consumo, anche se nelle sanzioni è una delle più rigide al mondo.

Per il settore le cose si mettono male poiché il governo nel 2013 ha previsto pene ancora più severe alla sua infrazione. Le misure proposte avrebbero un impatto su tutti i tipi di supporti, tra cui siti web, vietando qualsiasi cosa che possa essere trasmesso o pubblicato che abbia ad oggetto il vino.

La campagna di Vin et Société sottolinea che la legge attuale è sempre più difficile da interpretare con la separazione tra pubblicità e media che sembra offuscata. Il gruppo, che è alla ricerca di un dibattito costruttivo con il governo, chiede più chiarezza e per consentire la libertà di espressione artistica e culturale del vino.

La verità è che al di fuori delle regioni del vino, il vino è raramente visto sul tavolo a pranzo ed è ancora più raro trovare anche un documentario o programma educativo che ne parli


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.worldwinepassion.it/news/694/francia-arriva-la-legge-che-vieta-il-vino-a-pranzo-in-ufficio.htm



(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)