Francia: etilometro obbligatorio a bordo delle auto
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Etilometro obbligatorio la Francia segna la rotta
Prosegue l'offensiva sulle strade francesi alla ricerca della sicurezza stradale: tra le ultime novità introdotte spicca l'obbligo
dell'introduzione a bordo dell'etilometro per le due e quattro ruote
Prosegue l'offensiva sulle strade francesi alla ricerca della sicurezza stradale. Tra le ultime novità introdotte dai cugini transalpini, in
materia di riduzione dell'incidentalità sulle strade, spicca l'obbligo dell'introduzione a bordo dell'etilometro per le due e quattro ruote,
imposizione dalla quale saranno esentati soltanto i turisti in transito sul suolo francofono.
L'argomento non è sfuggito all'Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale e il suo presidente, Giordano Biserni, ha colto l'occasione
per mettere in risalto le iniziative che stanno adottando oltralpe: "Sarkozy che è candidato a un secondo mandato nella prossima corsa di
aprile alle presidenziali, ha anche promesso di adottare altre forti misure a favore della sicurezza stradale. Secondo il quotidiano le
Parisien il Capo dello Stato ha annunciato che saranno installati sulle strade anche 400 autovelox supplementari entro il 2012, cioè un
aumento del 20% e i misuratori "non saranno più segnalati" con dei cartelli. Sarà poi indetta una giornata nazionale per ricordare le
vittime della strada.
Ora ditemi voi se sarebbe possibile che anche in Italia un candidato annunci in prossimità delle prossime elezioni del 2013 una iniziativa
del genere. Innanzi tutto i politici italiani non si sognano nemmeno di inserire nelle righe in alto nella loro agenda politica il tema
della sicurezza stradale, ma neanche a pensarci! Secondo se annunciassero un potenziamento di centinaia di autovelox sarebbero sicuri di
andare incontro ad una larga parte di dissenso. Perché? Beh onestamente anche per come sono stati usati fino ad aggi gli autovelox e simili.
Se poi annunciassero che verranno installati senza preavviso, allora la sconfitta sarebbe praticamente sicura.
Non sappiamo se il governo tecnico del prof. Monti voglia inoltrarsi in questi percorsi, ma in un paese come il nostro rischierebbe di
cadere. Una sola ultima informazione. Nel 2001 in Francia si contavano 8.162 morti. In Italia 7.096. L'Italia aveva uno spread favorevole di
1.066 morti in meno
Nel 2010 la Francia è arrivata a 3.992 morti, l'Italia si è fermata a 4.090. Lo spread e diventato sfavorevole per noi, con 98 lenzuoli
bianchi in più stesi sulle strade".
Insomma, l'effetto delle misure messe in campo sulle strade francesi è stato rilevante e i risultati sono innegabili e davanti agli occhi di
tutti, come sottolinea il presidente Asaps: "In sostanza i cugini nei 10 anni messi sotto esame dall'UE hanno fatto segnare un calo delle
vittime del 51,1%, diventando uno dei pochi paesi che hanno raggiunto l'obiettivo assegnato dall'Europa, noi ci siamo fermati a un -42,4%.
Buono ma non paragonabile. Sarà la lotta antialcol, saranno gli autovelox usati seriamente? Chi lo sa. Un motivo ci sarà no? Forse il
coraggio della politica...".
In Italia, tanto per ribadire come siamo messi..., fece scalpore l'introduzione del pacchetto sicurezza stradale nelle 100 proposte del
programma politico di Matteo Renzi, sindaco Pd della città di Firenze. Dopodiché sull'argomento è calato il buio più completo e se le vittime
sulle nostre strade diminuiscono lo si deve solo al maltempo dell'ultimo periodo che ha stroncato la circolazione in quasi tutta l'Italia.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)