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Francia, rapporto sulle droghe e tossicomanie: l'alcol è un pericolo per la salute pubblica

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L'alcol fa male, aumentare le tasse sul vino. Ecco il rapporto che scuote la Francia
Secondo una ricerca interministeriale di Parigi il 25% delle condanne penali è legato all'abuso di alcolici e le cifre crescono per violenze coniugali e abusi sessuali. Eppure sul vino la tassazione è molto più morbida rispetto agli altri spiriti, grazie alla forza della lobby dei produttori. Contro i quali nessun esecutivo vorrà mai schierarsi apertamente


GIAMPIERO MARTINOTTI


PARIGI - Basta un dato per rendersi conto di quanto pesi l'attività vinicola in Francia: nel 2012, le esportazioni sono state pari a 7,6 miliardi. Se si aggiungono le altre bevande alcoliche, si arriva a 11,2 miliardi, il secondo attivo commerciale dopo quello realizzato dal settore aeronautico. E basta dunque avere in mente queste cifre per immaginare quanto sia forte la lobby vinicola, che può contare, tra l'altro, su più di cento deputati iscritti all'Associazione degli eletti della vigna e del vino. E quando un rapporto scientifico dice che l'alcol fa male, che i suoi effetti sono disastrosi e che bisogna tassare anche i vini, allora c'è da immaginare che il documento finisca la sua carriera in un cassetto.


Il rapporto sulle droghe e le tossicomanie commissionato da una missione interministeriale è infatti senza appello: l'alcol è un pericolo per la salute pubblica e più in generale per la società. Il 25 per cento delle condanne penali sono direttamente legate all'abuso di alcolici, il 40 per cento delle violenze coniugali e il 30 per cento di quelle sessuali sono legate al bere, un quarto dei bambini maltrattati è vittima di adulti che hanno bevuto. Certo, lo Stato tassa, per rimpinguare le sue casse esauste e per scoraggiare i consumi, ma tassa soprattutto i superalcolici e non il vino.


Il rapporto consiglia di aumentare massicciamente le accise su alcol e tabacco. E per il primo propone una soluzione radicale: unificare i tassi di prelievo, oggi diversissimi. Un ettolitro di vino, infatti, è gravato solo da 3,55 euro contro 56 euro per i moscati e ben 600 euro per il whisky, scrive il Parisien, che ha anticipato il rapporto. Se la metà delle bevande alcoliche vendute in Francia è rappresentato dal vino, questo rappresenta appena il 3 per cento delle entrate fiscali generate dall'alcol. Ma tassare uno dei prodotti più simbolici del paese sembra un'impresa impossibile: nessuna maggioranza ha intenzioni di mettersi contro una delle lobby più potenti del Paese.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)