338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Friuli, allarme del Sert: troppi giovani a rischio alcol

cufrad news alcologia alcol alcolici giovani


Allarme del Sert: a rischio troppi giovani
di Cristian Rigo

«Non possiamo scandalizzarci se più di cento ragazzi vengono soccorsi per l'abuso di alcol a Friuli Doc quando la festa

viene organizzata come una grande sagra all'insegna del bere, più ancora che del mangiare». Ecco perché il responsabile del Sert e del

dipartimento dipendenze e alcologia dell'Azienda sanitaria numero 4, Francesco Piani, invita gli organizzatori a rivedere la kermesse

introducendo limiti orari alla vendita delle bevande alcoliche e alzando i prezzi di birra e vino. «Se si tratta di una vetrina delle

eccellenze all'insegna della qualità - sostiene Piani - i prezzi dovrebbero essere adeguati perché la qualità si paga sempre. Sarebbe bene

pagare di più le bevande e di meno i piatti mentre alcuni chioschi molto probabilmente hanno badato più al business che alla promozione e più alla quantità che alla qualità». Ma il gran numero di soccorsi registrato nei quattro giorni della manifestazione non ha stupito Piani.

«Sinceramente me ne aspettavo molti di più tenendo conto dell'incredibile affluenza che si è verificata in città. Purtroppo - aggiunge - il

10% dei giovani oggi beve 5, 6 e anche più bicchieri con l'unico obiettivo di ubriacarsi. L'alcol di fatto viene utilizzato come una droga

legale per sballare e le conseguenze sono drammatiche». Soltanto l'Ass 4 segue ogni anno un migliaio di persone che abusano abitualmente di alcolici. «Dal 2000 a oggi - sostiene Piani - in regione muoiono ogni anno mille persone per problemi alcol correlati. Soltanto nel 2008, che è l'ultimo anno per cui abbiamo i dati, ci sono state 114 mila giornate di ricovero in ospedale. Dati allarmanti». Un altro aspetto che preoccupa Piani è l'età di chi alza troppo il gomito. «Sono sempre più giovani, l'età purtroppo si sta abbassando notevolmente». Ma, secondo Piani, Friuli Doc può e deve essere salvata. «Per quanto siano stati aggiunti aspetti culturali come mostre, concerti e  presentazioni di libri, purtroppo oggi Friuli Doc resta una grande sagra all'insegna del bere e del mangiare - sottolinea - perché chi viene in città in questi giorni non lo fa certo per vedere i musei. Ma sono convinto che si potrebbe organizzare un evento per promuovere la socialità e i prodotti di eccellenza senza necessariamente ubriacarsi o comunque riducendo di molto gli eccessi. Il bere responsabile resta uno slogan impraticabile senza introdurre accorgimenti e limiti ben precisi. Quali? Stop alla vendita degli alcolici dopo la mezzanotte, vietato dare da bere a chi ha già bevuto troppo, controlli rigorosi per il rispetto della legalità, prezzi più alti per i bicchieri di vino e stand informativi sui rischi legati all'abuso degli alcolici».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)