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Front Pharmacology: esposizione prenatale alla nicotina, problemi alimentari ed obesita'

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Esposizione prenatale alla nicotina, problemi alimentari ed obesita'

La nicotina ha un devastante impatto sullo sviluppo del cervello durante la gestazione poiché attraversa facilmente la barriera ematoencefalica del feto attraverso la placenta.
Nel nascituro si manifestano i sintomi di astinenza già alla nascita, con un aumento dei segnali di stress a causa di una disregolazione nel sistema ormonale ipotalamo-ipofisi-surrenale. Il fumo durante la gestazione altera la via di controllo omeostatico nel cervello del feto, alterando l'espressione di alcuni geni (NPY e POMC) regolatori dell'appetito, a livello del nucleo arcuato nell'ipotalamo. A tale livello, la nicotina agisce su un importante ormone che ha un ruolo nella regolazione dell'appetito e del metabolismo, la leptina. La leptina favorisce lo sviluppo dei neuroni e delle connessioni neurali tra i nuclei ipotalamici ed è quindi coinvolta nella regolazione dell'appetito nei primi mesi di vita.  Nei neonati con esposizione prenatale alla nicotina è stata riscontrata una riduzione della concentrazione plasmatica di leptina. Questo stato potrebbe portare ad un'aumentata produzione di catecolamine con lipolisi e perdita di peso nel nascituro. La ridotta produzione di leptina potrebbe interrompere lo sviluppo dei neuroni responsabili del controllo omeostatico. Il bambino potrebbe manifestare in età adulta deficit del comportamento alimentare. Si ipotizza infatti che i bambini con esposizione prenatale alla nicotina sviluppino un alterato sistema di gratificazione e deficit del controllo dell'energia omeostatica, con preferenza per cibi spazzatura e predisposizione all’obesità in età adulta. L'esposizione prenatale alla nicotina e ‘stata spesso associata a problemi comportamentali di tipo sociale, come l’iperattività e i deficit d'attenzione.
Nuove ipotesi suggeriscono che i cambiamenti indotti dal fumo nel sistema di gratificazione cerebrale già a livello prenatale, possono predisporre il nascituro allo sviluppo di problemi nel comportamento alimentare.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)