Frontiers in Psychology: studio sui gamblers
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Gioco d'azzardo patologico: da una ricerca, le scelte "primitive" dei gamblers
Le scelte fatte dai giocatori d'azzardo durante le scommesse sembrano essere legate a meccanismi di tipo primitivo e alle più basilari tecniche di sopravvivenza, sebbene influenzati dall'evoluzione.
Lo ha scoperto un team internazionale di ricercatori che ha analizzato come questi elementi influenzino il comportamento dei giocatori d'azzardo per spiegare come mai alcune opzioni di trattamento per il gioco d'azzardo problematico spesso non sono efficaci. Per lo studio, i ricercatori della McMaster University hanno esaminato il modo in cui i giocatori d'azzardo prendono le decisioni dopo aver vinto o perso, scoprendo che, come i nostri antenati primitivi, i giocatori contano sulle esperienze precedenti per prevedere cosa potrebbe accadere in futuro. Ma, osservano gli autori, nel gioco delle probabilità nel quale il risultato è del tutto casuale, questa strategia risulta perdente.
Per realizzare la ricerca, gli autori hanno effettuato due test. Nel primo, hanno chiesto ai partecipanti di osservare due figure illuminate in sequenza casuale e, in seguito, di scommettere del denaro sulla figura che pensavano sarebbe stata illuminata. Inizialmente i partecipanti hanno mantenuto invariato l'importo delle loro scommesse, indipendentemente che avessero vinto o perso. Ma in caso di vittoria, erano più inclini a spostare la scommessa sull'altra figura. Nel secondo esperimento, i partecipanti hanno affrontato lo stesso test insieme a un partner. Come nel primo caso, hanno mantenuto stabile l'importo scommesso indipendentemente dalla vittoria o dalla perdita. Ma nel momento in cui il partner indovinava il risultato, tendevano a spostare la puntata sull'altra figura nella scommessa successiva. Risultati che, sostengono in conclusione gli scienziati, spiegano come mai, almeno in alcuni casi, i comportamenti dei giocatori d'azzardo possono resistere alle più diffuse strategie d'intervento a livello comportamentale
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)