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Fumo, alcol e farmaci: il comportamento dei papà prima del concepimento può condizionare la salute dei bambini

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Fumo, alcol e farmaci: il comportamento dei papà prima del concepimento può condizionare la salute dei bambini

Gravidanza e stili di vita. Non solo quelli delle mamme: anche i comportamenti dei futuri papà prima del concepimento possono condizionare o compromettere la salute dei bambini. Obesità, fumo ed esposizione a sostanze tossiche costituiscono importanti fattori di rischio. Eppure la loro frequenza tra gli uomini italiani in procinto di diventare padri resta alta. È quanto emerge da uno studio dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù condotto tramite questionario online su un gruppo di oltre mille futuri papà.

L'obesità paterna prima del concepimento costituisce un fattore di rischio per l'alterazione del Dna fetale coinvolto nella regolazione delle prime fasi della crescita embrionale. Eppure il 45% dei futuri padri coinvolti nell'indagine confessa di essere in sovrappeso o obeso. Un papà su tre (34%) tra gli intervistati dichiara di fumare, nonostante sia noto il coinvolgimento del fumo di sigaretta nei processi di inibizione della fertilità e nell'aumento del rischio di malformazioni congenite cardiache, anorettali e delle vie genito-urinarie.

I figli di padri che fumano prima del concepimento corrono un rischio di sviluppare la leucemia linfoblastica acuta infantile superiore del 25 % rispetto ai figli dei papà che non fumano.

 La percentuale sale al 44% se il numero delle sigarette fumate supera le 20 al giorno.

Il 22% dei futuri padri denuncia l'esposizione a sostanze tossiche, in particolare ai pesticidi (10%). Quando avviene per tempi prolungati, normalmente legati a motivi professionali, l'esposizione si rivela dannosa: il maggior rischio di malformazioni, tumori infantili, sotto peso alla nascita, è legato all'esposizione a piombo, gas di scarico, pesticidi, vernici professionali e prodotti di tipo industriale. Il rischio di difetti del tubo neurale (la cosiddetta spina bifida) aumenta del 50% ad esempio con l'esposizione ai solventi organici contenuti in alcune vernici, nei prodotti delle lavanderie a secco o nelle industrie chimiche. I lavoratori più a rischio sono cuochi, giardinieri, addetti alle pulizie e impiegati del settore agricolo.

 


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/09/10/news/fumo_alcol_e_farmaci_il_comportamento_dei_pap_prima_del_concepimento_pu_condizionare_la_salute_dei_bambini-95429910/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)