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Fumo, alcol e scorretta alimentazione: scatta l'allarme

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Fumo, alcol e scorretta alimentazione: scatta l'allarme

E' partita da qualche giorno la nuova campagna di comunicazione per il programma "Guadagnare la Salute", promossa dal

Ministero della Salute con lo scopo di incentivare gli stili di vita salutari mediante la programmazione di una serie di

interventi mirati. Un programma che renderà protagonista anche la nostra Regione, dove tra i principali fattori di rischio

emergono: il fumo, l'alcol, la scorretta alimentazione e l'inattività fisica. Il consumo di tabacco e di alcol incide

negativamente sulla salute e sul benessere, diminuendo la durata media della vita delle persone. Secondo alcune statistiche i

giovani al di sotto dei 16 anni, le donne e gli anziani sono più vulnerabili al consumo di bevande alcoliche a causa di una

minore capacità del loro organismo di metabolizzarlo.
"Tra i pazienti in carico, numerosi sono gli alcolisti; lo scorso anno ci sono stati 24 iscritti. Dalle indagini, inoltre, è

emerso un notevole calo dell'età dei consumatori: l'alcol è ormai facile da trovare sul mercato" rendono noto i responsabili

del Sert, struttura sanitaria ubicata nel Rione Toiano e sorta per fronteggiare ogni forma di dipendenza. Un fenomeno che

sembra aver trovato un forte riscontro tra i giovani delle periferie di Pozzuoli, dove si registra sia la devianza giovanile

che la dispersione scolastica. A pochi passi del Sert sorge anche il Centro Diurno, rivolto agli utenti cocainomani ed

alcolisti che vengono coinvolti in attività di grafica, giardinaggio ed orto-terapia per contrastare il consumo di alcol e

droghe.
Anche la sedentarietà rappresenta, però, un fattore di rischio per la salute, le cui conseguenze più immediate e visibili

sono il sovrappeso e l'obesità. Si tratta di due fenomeni, che coinvolgono anche la giovane popolazione, ormai poco abituata

al movimento fisico e ad un equilibrato stile di vita.
"La carenza di spazi pubblici e di strutture per il tempo libero rappresentano la causa principale dell'aumento di sovrappeso

tra i nostri ragazzi" commenta un residente di Monterusciello che punta il dito contro le istituzioni per l'assenza di aree

destinate a combattere la sedentarietà. Nel nostro Paese, infatti, il "primato" di Regione con più alta presenza di bambini e

adolescenti con eccesso di peso spetta proprio alla Campania col 36%.