Fumo cronico: implicazioni per il cervello
Fumo cronico: implicazioni per il cervello
Fonte: IJERPH
Titolo originale e autori: Chronic Cigarette Smoking: Implications for Neurocognition and Brain Neurobiology,IJERPH, Oct
2010, 7(10)-Durazzo TC, Meyerhoff DJ, Nixon SJ
La rassegna scientifica condotta dal prof. Durazzo del Dipartimento di Radiologia e Biomedica (biomedical imaging) dell'
Università della California è incentrata sul fumo cronico di sigaretta e sulle implicazioni per la neurocognizione e la
neurobiologia cerebrale. Si tratta di una raccolta di ciò che è stato scritto sul tema per quel gruppo di pazienti per i
quali non erano stati richiesti trattamenti sanitari associati all'uso di sostanze, né alla presenza di problemi
psichiatrici. Particolare attenzione è stata dedicata a quegli studi che si erano incentrati soprattutto sulle conseguenze
neurocognitive e neurobiologiche associate al fumo cronico.
Gli effetti riscontrati sembrano portare a carenze nelle funzioni esecutive, nella flessibilità cognitiva e nelle abilità
intellettuali in generale, comprese la velocità dell'apprendimento e la capacità di memorizzare informazioni o procedimenti.
Il fumo cronico sembra quindi collegato ad un'atrofia cerebrale e a una serie di anomalie strutturali e biochimiche nelle
regioni frontali, del nucleo subcorticale e della materia bianca del cervello. Inoltre, sembrerebbe associabile ad alcune
forme di malattie neurodegenerative.
Tuttavia la letteratura scientifica manca di studi che analizzano nello stessa coorte in esame, fattori neurocognitivi,
neurobiologici e genetici, contemporaneamente, così come l'analisi di fattori confondenti quali particolari condizioni
biomediche o psichiatriche. Questo comporta che, secondo la rassegna californiana, non sarebbe sufficiente una spiegazione
univoca sui meccanismi che portano alle anomalie cerebrali e ulteriori studi sono richiesti per approfondire i singoli
aspetti della dipendenza cronica nel corso del tempo.
Redattore: Staff Dronet