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Fumo passivo: peste globale

Fumo passivo: peste globale

Fumo passivo, peste globale

Livelli di inquinamento tre volte superiori per chi è esposto

Il fumo passivo rappresenta una vera e propria minaccia per la salute di chi è costretto a respirarlo, in particolar modo i bambini.

Un team di ricercatori scozzesi ha pubblicato sulla rivista Tobacco Control un'analisi secondo cui vivere con un fumatore espone una persona non fumatrice a un livello di inquinamento tre volte superiore a quello limite per la sicurezza.

“C'è una prova chiara che l'esposizione a fumo passivo sia associata a una vasta gamma di eventi negativi per la salute, che include la morbilità respiratoria e cardiovascolare”, spiega il dott. Sean Semple dell'Università di Aberdeen, che ha coordinato lo studio.
I ricercatori hanno analizzato i livelli di PM2,5 – le famigerate polveri sottili – in case di scozzesi fumatori e non fumatori, ricavando i dati da 4 studi realizzati fra il 2009 e il 2013, per un totale complessivo di 93 case di fumatori e 17 case di non fumatori.


La concentrazione di PM2,5 era rispettivamente 31 (10-111) mcg/m3 e 3 (2-6,5) mcg/m3.

“Il range di concentrazioni di PM2,5 misurato in case di fumatori è ampio, con circa il 25% di queste case con concentrazioni medie nelle 24 ore superiori a 111 µg/m3, più di 11 volte quella raccomandata come concentrazione media annua dall'Oms”, spiega Semple.
Secondo le stime dei ricercatori, un non fumatore che vive con un fumatore inala una quantità di polveri sottili nel corso della vita paragonabile a quella di un non fumatore che vive in una città inquinata come Pechino.

“La maggior parte dei non fumatori che vive famiglie che fumano sperimenterebbe una riduzione di oltre 70% nella sua inalazione giornaliera di PM2,5 se la sua casa diventasse senza fumo”, concludono i ricercatori.

Secondo i dati, il 15 per cento dei casi di asma nei più giovani è legato proprio all'esposizione al fumo delle sigarette.
Ma le cifre più inquietanti arrivano da un documento dell'Organizzazione mondiale della sanità riguardante proprio i danni da fumo passivo. Stando ai risultati di una ricerca pubblicata su Lancet, oltre 600 mila persone muoiono ogni anno a causa dell'esposizione al fumo di sigarette. L'aspetto preoccupante è che un terzo sono bambini.


Si tratta del primo studio a livello mondiale sull'argomento, un fenomeno che conduce alla morte per cause legate ai comportamenti degli altri e non per uno stile di vita sbagliato. Secondo i dati, le vittime sono in maggioranza donne e i decessi sopraggiungono a causa di malattie cardiovascolari nel 60 per cento dei casi, per infezioni respiratorie per un altro 30 per cento e per asma e tumore ai polmoni per i restanti casi.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.italiasalute.it/4216/Fumo-passivo-peste-globale.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)