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Fuori in 360 secondi: così l'alcol attacca il cervello

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Avviso dai ricercatori: attenzione, il consumo prolungato porta alla morte e alla degenerazione delle cellule.

Anche pochi bicchieri di una bevanda alcolica moderata possono danneggiare i processi del cervello e tali danni colpiscono senza distinzione di sesso (anche se l'organismo delle donne risente maggiormente degli effetti di tali drink).
A dirlo, una ricerca del University Hospital di Heidelberg pubblicata sulla rivista Cerebral Flow and Metabolism.
Gli studiosi teutonici hanno lavorato con 15 volontari, che hanno bevuto due pinte di birra (o due bicchieri di vino), mentre la loro attività celebrale veniva monitorata.
L' osservazione ha così evidenziato il cervello usasse per l'attività metabolica gli zuccheri dell' alcol, al posto del glucosio impiegato normalmente.
Inoltre, i ricercatori hanno constatato un aumento delle sostanze chimiche normalmente impiegate dal corpo per riparare le cellule celebrali, come se l'organismo percepisse la presenza di un danno.
Il dottor Armin Biller, capo dei ricercatori coinvolti, spiega così i risultati del lavoro: "Il chek-up che abbiamo eseguito il giorno dopo l'assunzione di alcol ha dimostrato che i cambiamenti nel cervello di persone sane, dopo un moderato consumo di alcol, sono del tutto reversibili e non preoccupanti. Tuttavia il nostro studio potrebbe aiutare a capire i danni che si producono nel cervello in presenza di alcolismo, perchè il cervello ha la capacità di recuperare solo se l'assunzione di alcolici diminuisce o viene eliminata".
Senza appello è quindi il verdetto per i bevitori abituali: nel loro caso, l'alcol porta ad un importante restringimento e morte delle cellule celebrali.
Un consumo frequente di bevande alcoliche porta infatti alla perdita dello 1,16% di tali cellule (contro l'0,19% causato dal normale invecchiamento).