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Gallarate: l'ordinanza anti-alcol ha fatto otto "vittime"

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GALLARATE. Il bicchiere è mezzo pieno. Al giro di boa della sperimentazione legata all'ordinanza anti-alcol, il bilancio dell'iniziativa è positivo. Almeno secondo l'assessore alla Sicurezza Paolo Cazzola.
Sono otto le persone colte in fallo dalla polizia locale, ovvero con un bicchiere o una bottiglia in mano per strada piuttosto che in un parco pubblico. Per loro, quattro cittadini italiani e altrettanti stranieri, è scattata la fatidica sanzione da 500 euro che comminata a quanti violano l'ordinanza entrata in vigore, in via sperimentale per due mesi, lo scorso 1° agosto. Un provvedimento che proibisce il consumo di alcolici, di qualunque gradazione e in qualunque recipiente, per strada e nei parchi pubblici tra le 19 e le 8. Un divieto che, per i minori, si estende per tutte le 24 ore. Per gli under 18 è punita anche la detenzione, ovvero il semplice trasporto (ad esempio, di una bottiglia di vino chiusa) in assenza del genitore o di chi eserciti sul giovane la patria potestà.
Le regole imposte dal sindaco Nicola Mucci sono state violate solo otto volte. O, almeno, questi sono i casi in cui la polizia locale ha staccato un verbale. La maggior parte dei multati è stato sorpreso bottiglia alla mano tra piazza Giovanni XXIII, di fronte alla stazione ferroviaria, e via Ivrea. Ovvero due delle zone "calde" per quanto riguarda il consumo di alcolici, dove gruppi di persone, in massima parte stranieri, erano soliti riunirsi per passare la serata, spesso alzando il gomito.