Gallipoli (Le): botte già a 3 anni, arrestati madre e compagno
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Lui ha appena tre anni, ma già un'esperienza terribile alle spalle: per quattro mesi, da aprile ad agosto di quest'anno, sarebbe stato sottoposto a violenze fisiche e psichiche dal convivente di sua madre, e quest'ultima avrebbe accettato supinamente la situazione, ritenendo quelle violenze normali metodi educativi e tentando anzi ripetutamente di 'liberarsi' del figlio affidandolo alla nonna. Proprio grazie all'intervento della nonna del piccolo e di suo figlio, zio del bimbo, i carabinieri hanno ora arrestato la madre del bambino e il suo convivente.
La vicenda è accaduta a Gallipoli. Maltrattamenti e lesioni personali gravissime: queste le accuse contenute nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale di Lecce Ercole Aprile, su richiesta del pm Angela Rotondano, ed eseguita dai carabinieri. Il bambino si trova ora sotto la tutela del giudice minorile Simona Filoni.
La storia è venuta a galla l'8 agosto scorso quando i carabinieri della Compagnia di Manduria (Taranto) ricevettero una denuncia da parte dello zio del bambino nella quale si segnalavano, allegando un referto medico del Pronto soccorso del locale ospedale, le condizioni fisiche e psichiche precarie in cui si trovava il nipote. Il piccolo gli era stato affidato, sporco e bagnato, poche ore prima dalla sorella a Lido Conchiglie, sul litorale di Gallipoli. I carabinieri hanno avviato gli accertamenti scoprendo che il bambino, da aprile ad agosto, aveva subito ripetute sevizie gratuite dal convivente della madre, spesso ubriaco o in preda degli stupefacenti. La madre del bimbo, invece di ribellarsi, avrebbe accettato la situazione e limitandosi a consegnare il bambino alla nonna materna. Ma l'anziana prima si è rifiutata e poi ha contattato suo figlio, zio del bimbo; così l'uomo l'8 agosto ha prelevato il piccolo, sottraendolo alle ripetute violenze.
Ora il convivente è accusato, nello specifico, di aver percosso ripetutamente il bimbo, traumatizzandolo, e la madre di aver omesso sia di impedire i maltrattamenti sia di denunciarli alle forze dell'ordine. I medici che hanno visitato il bimbo hanno riscontrato sul suo corpo vaste ecchimosi al volto e agli arti inferiori e numerose escoriazioni. Adesso il piccolo potrà iniziare una nuova vita.