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Gb, la guida all'alcool per i minorenni

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Cosa rende qualcosa irresistibile? La sola idea che sia proibita. I ragazzini fanno uso di alcolici e superalcolici forse perché assaporano proprio il senso di glamour rappresentato dal proibito.
Il governo inglese corre ai ripari, consentendo ai genitori di far assaggiare l'alcool ai bambini, già all'età di cinque anni, sotto la loro stretta supervisione.
In questo modo, facendo assaporare piccole quantità di birra e alcool, i genitori sperano di dare ai loro figli un'educazione sul bere, così come sul cibo, senza innescare il fascino del proibito. (*)
Sir Liam Donaldson, Chief Medical Officer (Responsabile Sanitario Capo), starebbe stilando una sorta di decalogo per i genitori, che includerebbe quale genere di bevande far assaggiare ai bambini e in che quantità.
Non mancano comunque le polemiche. È vero, i genitori attraverso il buon senso dovrebbero essere capaci di saper dosare l'alcool da far testare ai loro figli, ma non basta questa garanzia. Anzi, secondo Alan Johnson, Health Secretary, e Ed Balls, Children's Secretary, il principio di far abituare i ragazzini all'alcool tra le mura domestiche, per evitare il senso del proibito, è essenzialmente sbagliato. I genitori dovrebbero ben guardarsi dal servire alcool ai propri ragazzi e spiegare piuttosto gli effetti che a lungo andare può causare alla salute.
Il Governo viene accusato ancora una volta di voler insegnare "il mestiere" ai genitori, intromettendosi tra le mura domestiche.
La percentuale di morte tra i giovani a causa dell'alcool è salita del 57% negli ultimi 15 anni nel Regno Unito, e secondo i medici ciò sarebbe dovuto al consumo di superalcolici tra gli adolescenti.
Don Shenker, del Charity Alcohol Concern, concorda con questa manovra "I genitori hanno bisogno di linee guida prestabilite su come, quando e quanto poter far testare le bevande alcoliche ai propri figli. È stato riscontrato che i figli di genitori che hanno operato in questo modo, crescendo, non abbiano trovato poi così attrattiva nel bere alcolici".
Margaret Morrissey, del gruppo Parents Aloud, replica "Non vi è alcun bisogno di questo tipo di decalogo, perché non c'è bisogno che i genitori facciano testare degli alcolici ai loro bambini".
Il numero di ragazzi al disotto dei 18 anni che ha seguito lo scorso anno un corso per alcolisti anonimi è salito del 40%, il 55% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni hanno già consumato un superalcolico almeno una volta nella loro vita, la maggior parte dei quali è stato acquistato da un amico più grande.
Ornella Lodin