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Gela violenta: calci e pugni ai carabinieri, guai per due disoccupati

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Erano in macchina con un loro amico trovato ubriaco al volante, ma quando i carabinieri lo stavano perquisendo loro, il trentunenne Emanuele Cassarà e il ventitreenne Antonio Radicia, entrambi di Gela, si sono scagliati senza un motivo contro i militari dell'Arma. Quel raptus li ha fatti finire in carcere con l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Tutto è successo venerdì notte, in via Palazzi, nel centro di Gela, quando la Lancia Y guidata da un ventiseienne e su cui si trovavano Cassarà e Randicia, è uscita di strada scontrandosi con un'auto posteggiata. Ma anziché fermarsi, il conducente ha tirato dritto e qualcuno, nel frattempo, aveva avvisato i carabinieri che, dopo un breve inseguimento, hanno rintracciato e bloccato l'auto con i fuggiaschi. Mentre veniva perquisito l'automobilista risultato essere ubriaco e per questo denunciato, Cassarà, Randicia hanno aggredito con calci e pugni i carabinieri provocandogli lievi lesioni che sono state medicate al Pronto soccorso dell'ospedale "Vittorio Emanuele" di Gela. Per Emanuele Cassarà e Antonio Randicia, invece, si sono strette le manette ai polsi. Oggi saranno processati per direttissima.