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Genova, convegno: "Alcol e carcere: tra diritto alla salute e bisogno di sicurezza"

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Alcool e carcere: tra diritto alla salute e bisogno di sicurezza
Convegno organizzato da Provincia di Genova, Assessorato alle Carceri, Arcat Liguria e Sia Liguria a Genova il 27 gennaio alle ore 8,45

presso la Sala del Consiglio Provinciale in Largo E. Lanfranco 1
Viviamo in una società in cui bere e anche bere tanto è in fondo considerato normale, "di moda", eppure l'alcol crea dipendenza soprattutto

nei soggetti più fragili, e fa gravi danni alla salute.
La Liguria è al terzo posto per consumo procapite e al quarto per ricoveri per cause totalmente attribuibili all'abuso di alcolici.
Nonostante l'Organizzazione Mondiale della Sanità metta in guardia rispetto ai gravi danni che l'alcol può provocare (parliamo di oltre 60

patologie alcol correlate) anche nel nostro Paese siamo bombardati da pubblicità e da false credenze.
L'alcol oggi, come sappiamo, entra spesso nella vita delle persone nell'età più difficile, quella della prima adolescenza.
I giovani vi si avvicinano a volte per emulazione ma anche certamente nella speranza di trovare sollievo ai dubbi e alle inquietudini che li

assalgono.
Un consumo che è andato aumentando negli ultimi anni, come confermano i rapporti nazionali. Ed è proprio la fascia di età più produttiva (35

-55 anni) quella più colpita.
Le indagini avvertono inoltre che l'insieme di droga - alcool - psicofarmaci è spesso alla base di quel disagio giovanile, quasi fisiologico,

legato ai cambiamenti dell'età.
Sono proprio i giovani che, in assenza di serie ed efficaci politiche di informazione e prevenzione, possono iniziare un percorso criminale

che può portarli anche in carcere, perché l'alcol ha molti effetti e tutti dannosi.
Ma cosa succede quando l'alcol porta in carcere?
La segnalazione dei possibili casi di alcoldipendenza viene fatta da medici e psicologi dei nuovi giunti, dagli operatori dell'Asl, dagli

agenti di polizia penitenziaria, e su autosegnalazione.
Nelle carceri genovesi (Marassi, Pontedecimo, Chiavari) da tempo esiste il divieto di assunzione di bevande alcoliche, ma è di tutta

evidenza che il problema delle dipendenze da alcol e da droghe non si risolve solo con l'impossibilità del consumo ed il divieto.
Siamo infatti in presenza di persone che hanno bisogno di terapie sia psicologiche che farmacologiche.
La statistica dei reati commessi dai detenuti alcolisti ci dice che si tratta soprattutto di furti (25%), maltrattamenti familiari (20%),

reati sessuali (15%), risse e aggressioni (15%).
Se uno dei fattori che hanno determinato questi reati è l'alcol e le persone vengono curate è possibile che la recidiva diminuisca. Vi sono

in questo senso esperienze significative nelle carceri, sono in particolare i gruppi di auto aiuto.
Dunque l'alcol è un problema sociale che ci riguarda, riguarda tutti, dentro e fuori il carcere e di questo si parlerà nel convegno del 27

gennaio.


Per il programma del convegno scaricare l'allegato

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)