Genova: sicurezza stradale e consumo di alcol
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L´assessore Scidone: "Diciassette morti e 34 feriti gravi, un bilancio inaccettabile"
LaRepubblica.it 21 gennaio 2010
Mai più macchine che sfrecciano sulle strisce bianche, mai più moto parcheggiate sui marciapiedi, oppure automobili che invadono gli spazi delle passeggiate. La polizia municipale lancia una grande campagna in difesa dei pedoni: nel 2009 quelli travolti e uccisi sono stati diciassette, dieci dei quali sulle "zebre", e trentaquattro quelli finiti in prognosi riservata. «Sono numeri che fanno male, che fanno male al lavoro dei vigili», ammette l´assessore alla sicurezza e polizia municipale Francesco Scidone davanti al vice sindaco Paolo Pissarello. Ma sono anche numeri che fanno venire i brividi se si tiene conto che i morti sulle strade sono aumentati: 24 contro i 20 del 2008, dei quali 17 pedoni e 6 motociclisti.
«La parola d´ordine sarà tolleranza zero - aggiunge Scidone - perché camminare è come una roulette russa». Che fare? «Nei punti più a rischio, come via Canevari, corso De Stefanis, corso Italia, via Cantore, corso Sardegna anche se in questo caso spostando il mercato a Bolzaneto il problema diminuirà, installeremo delle telecamere che ci permetteranno di vedere la dinamica degli incidenti, controllare come si muove il traffico e intervenire con più uomini - fa sapere il comandante Roberto Mangiardi - Voglio sentire più il "fischietto", voglio che la gente senta la nostra presenza per evitare comportamenti che possono mettere a rischio l´incolumità di chi va a piedi. Condurremo in modo pressante i controlli con l´autovelox, con i posti di controllo, di notte, insomma l´obiettivo è portare a zero il numero dei morti che, ricordo, nel 1993 erano stati addirittura 170».
Le multe diminuiscono per effetto «dei seimila servizi di prevenzione, ma la strada è ancora lunga» dice il capo della polizia municipale ai suoi due vice comandanti Marco Speciale e Giacomo Tinella, con i quali porterà avanti questa campagna di prevenzione e repressione. «Le multe per i semafori rossi sono diminuiti, da quasi seimila multe siamo passati a cinquemila, pure quelle per la velocità (15.734, circa - 1000) e per l´uso del cellulare (4.580, oltre un migliaio in meno), ma crescono altri comportamenti che mettono a rischio la sicurezza che nessuno avrebbe mai pensato - va avanti Mangiardi - Per esempio abbiamo notato che i genovesi cambiano poco le gomme con il conseguente allungamento degli spazi di frenata; chi va in moto non capisce che è un utente debole: non commette infrazioni, ma sottovaluta il pericolo e sopravvaluta le sue capacità di guida». È una conferenza stampa per parlare del bilancio ed è ovvio che il comandante snoccioli qualche altro numero. «Vorrei parlare della questione dei controlli per l´alcol e la droga. Il trend è costante, i positivi sono stati quasi 400, ma quello che ci stupisce di più e che la "fetta" più grossa non riguarda i giovani, ma persone da dai 50 ai 60 anni. Quelli dai 20 ai 30 sono in diminuzione». Mangiardi non è un uomo che ama le polemiche, ma se ha da dire qualcosa non si tira certo indietro.
«Spesso ci è capitato di portare persone positive ai primi tamponi fatti sul posto al pronto soccorso per gli esami del sangue che ci impone la legge. Spesso, i medici erano impegnati per emergenze ben più gravi e li abbiamo fatti troppo tardi. Così, queste persone sono riuscite a farla franca perché dopo ore i livelli nel sangue erano diventati nella norma. È ovvio che chi rischia la vita ha la precedenza su tutto, ma forse c´è qualcosa che va migliorato nel sistema per non vedere vanificare il nostro lavoro».