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George Michael in rehab per dipendenza da crack

George Michael in rehab per dipendenza da crack

George Michael in rehab per dipendenza da crack. L'appello della famiglia: "Non è più lui, sta rischiando la vita"

George Michael non sarebbe più lo stesso e non lo sarebbe da molto tempo: da quando tra i suoi demoni avrebbe fatto la sua comparsa il crack. Una schiavitù che lo ho reso irriconoscibile e non solo fisicamente, dato che l’abuso di crack e di altre sostanze stupefacenti, come cocaina e marijuana, insieme all’alcol avrebbe finito per provocare nel cantante gravi disturbi della personalità compromettendone la carriera.

Una schiavitù, quella dal crack, confessata dalla donna che ha anche raccontato di come George Michael abbia trascorso, in gran segreto e soprattutto all’insaputa della stampa, un anno intero in un rehab in Svizzera nel tentativo di sconfiggere la sua tossicodipendenza. “Ci sono state delle feste - ha spiegato Jackie Georgiou - in cui sveniva dalla quantità di droghe assunte. Si svegliava coperto di vomito. Cose orribili. Stava davvero male”. “Il fatto - ha aggiunto - che sia stato in rehab per un anno la dice lunga sulla gravità della sua tossicodipendenza”. La donna ha spiegato che tutto è iniziato con l’uso sempre più smodato di alcol e marijuana, per poi passare all’ecstasy e alla cocaina fino a toccare i l fondo con il crack. Un processo di autodistruzione che sembra non aver fine dato che, sempre stando al racconto di Jackie Georgiou, George Michael continuerebbe ancora oggi a bere: “Tutti quelli che lo vedono dicono che non è più lui, che la scintilla se ne è andata.

E so che beveva ancora dopo un anno di clinica. E questo è davvero tremendo”. “Sta facendo soffrire molte persone - ha concluso - tra cui le sue due sorelle. E sta mettendo la sua vita in serio pericolo”.

Se nel mese di giugno si erano rincorse indiscrezioni sempre più insistenti sulla presunta dipendenza del cantante dalla marijuana, tanto che si era parlato di un consumo di 25 spinelli al giorno, oggi la situazione appare molto più drammatica e disperata, tanto che la famiglia teme per la sua stessa vita

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.etalia.net/articles/a3a611b98-c770-414a-bb25-253fd544b7a9


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)