Giochi d'azzardo, è boom: nel 2010 spesi 60 miliardi
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Roma - Un altro anno record per il mercato dei giochi in Italia. Nel 2010, gli italiani hanno infatti speso per tentare la
fortuna oltre 60,8 miliardi di euro, una cifra in aumento dell'11,8% rispetto ai 54,4 miliardi spesi nel 2009. In pratica
ogni italiano avrà speso a fine anno oltre 1000 euro nel settore del gioco. Si tratta di un dato pro capite che pone l'Italia
fra i primi 3 paesi al mondo in questa speciale graduatoria. Sorride anche l'Erario, visto che il prelievo fiscale
complessivo è di 8,8 miliardi di euro.
In termini percentuale, la crescita più elevata è stata ad appannaggio degli Skill Games (i cosiddetti giochi di abilità su
internet, la cui raccolta è fatta al 95% dal poker online) che sono passati dai 2,3 miliardi del 2009 ai 3,1 del 2010, con un
aumento del 33,9%. Seguono il Bingo, che, grazie alla riduzione del prelievo fiscale, chiude il 2010 con un +26,5% e con
incassi per oltre 1,9 miliardi e le NewSlot che hanno raccolto oltre 30,3 miliardi (+18,9% rispetto ai 25,5 miliardi del
2009), vale a dire il 49% dell'intero comparto.
Confermano il trend negativo le scommesse ippiche, che perdono il 12,3% con una raccolta di poco superiore agli 1,7 miliardi.
Segno negativo anche per i concorsi numerici, SuperEnalotto e Win For Life, calati del 6,6% (con incassi per 3,5 miliardi) e
il Lotto (-5,3%, 5,6 miliardi di raccolta). Per il Lotto va però detto che, nella seconda metà del 2010, ha dato forti segni
di ripresa, soprattutto grazie al nuovo 10eLotto con estrazioni effettuate ogni 5 minuti. Stabili Lotterie e Gratta e Vinci
(9,4 miliardi, -0,2%), mentre crescono dell'8,5% i giochi a base sportiva (vale a dire scommesse, Totocalcio e Totogol) con
incassi per oltre 4,5 miliardi di euro.
Il Bingo mette a segno la migliore performance degli ultimi anni. La tombola moderna, giocabile oggi in oltre 200 sale,
raccoglie infatti poco meno di 2 miliardi di euro, e incassa una crescita del 26,5% sul 2009 (1,5 miliardi). Un risultato
clamoroso ed inaspettato fino a poco tempo fa. La cifra raccolta, la più alta degli ultimi 6 anni, è stata ottenuta grazie
sia al lancio del bingo online (che nel corso dell'anno ha assicurato circa 150 milioni, il 7,5 per cento del segmento), sia
all'abbattimento dell'aliquota fiscale (dal 20 al 12 per cento) che ha consentito di elevare il payout, cioè quanto torna in
tasca al giocatore, dal 58 al 70 per cento.
Crescita sostenuta anche per giochi a base sportiva, ovvero scommesse a quota fissa, Totocalcio e gli altri concorsi
pronostici. Insieme superano i 4,5 miliardi (+8,5 per cento sui 4,2 miliardi circa del 2009), ma sono le scommesse a trainare
il segmento. Da sole valgono infatti oltre 4,4 miliardi, in crescita del 10 per cento sui 4 miliardi del 2009. Le scommesse
hanno assicurato un gettito di oltre 180 milioni, e vincite per oltre 3,5 miliardi di euro. Non sono andati altrettanto bene
il vecchio Totocalcio e gli altri concorsi pronostici.
I giochi numerici (SuperEnalotto e WinForLife) perdono nel 2010 il 6,6% e chiudono il 2010 a 3,5 miliardi. Va detto però che
il 2009 è stato un anno d'oro per il SuperEnalotto che segnò il record di raccolta (3,345 miliardi) e spinse i giochi
numerici a quasi 3,8 miliardi.