Giochi d'azzardo, l'ultima frontiera della dipendenza
Giochi d'azzardo, l'ultima frontiera della dipendenza
Stando al rapporto dell'Osservatorio delle dipendenze dell'Asl, si sta affacciando in maniera preoccupante, soprattutto tra i giovani, la mania di puntare soldi: + 46%.
Dal "Gratta e Vinci" ai videopoker, passando attraverso i montepremi da capogiro del Superenalotto e i poker o le scommesse on line a portata di mano sul computer di casa. C'è il gioco, e in particolare quello per soldi, tra i nuovi "comportamenti a rischio" che minacciano l'equilibrio (e quindi la serenità, gli affetti, la vita di relazione) di tanti bergamaschi: il fenomeno, secondo quanto emerge dal Secondo rapporto quinquennale redatto dall'Osservatorio delle dipendenze dell'Asl di Bergamo presentato ieri, è, per il momento, ancora circoscritto: è infatti "problematico" nel 10,1% dei casi e "patologico" solo nello 0,4%, in linea con la media nazionale.
Ma, dal 2004, ha registrato, soprattutto tra i giovani, un aumento esponenziale. "E' parallelo - constata Laura Tidone, responsabile del Dipartimento delle dipendenze dell'Asl - al costante incremento dell'offerta: i giochi, infatti, sono a portata di mano non solo nelle tabaccherie o nelle edicole, ma pure nei supermercati e persino sul pc di casa. Non voglio diffondere una paura generalizzata, anche perché una cosa è l'uso e un'altra l'abuso. Ma la situazione dev'essere monitorata".
Anche perchè le nuove generazioni sembrano le più esposte al pericolo: il 46% dei ragazzi e il 26% delle ragazze in Bergamasca ha infatti ammesso di avere partecipato, almeno una volta nell'ultimo anno, a giochi in cui si puntano soldi, anche se il loro numero cresce in corrispondenza con l'età. Tra i 15enni, infatti, la percentuale è ferma al 44%, tra i 19enni sale al 50% E lo stesso accade per le ragazze, che passano dal 25% al 29%. Poco meno della metà di coloro che hanno giocato, lo hanno fatto una o due volte l'anno, quindi in un contesto di assoluta normalità; per il 20% dei giovani e il 5% delle giovani, invece, lo ha ripetuto, nell'arco dei 12 mesi, almeno 20 volte. I giochi più gettonati sono il "Gratta e vinci" (24%) seguito dalle scommesse sportive (14%), i videopoker e il Superenalotto (9%) e le proposte via Internet (2%).
"E' ormai scientificamente accertato - puntualizza Laura Tidone - che, anche per questo tipo di comportamenti, i meccanismi psicologici alla base dei comportamenti compulsivi sono gli stessi di quelli legati all'uso di alcol e droghe. C'è, quindi, il consumatore saltuario, colui che abusa e chi ne diventa dipendente. La prevenzione, solitamente, è efficace per le prime due categorie. Come Asl, in ogni caso, abbiamo contribuito a stilare alcune linee guida per la diagnosi dei disturbi, anche per quel che riguarda il gioco d'azzardo".
I casi patologici dal 2004 sono del resto altrettanto aumentati: "Quelli in carico al Sert di Bergamo nel 2008 sono stati 64 - ricorda la responsabile del Dipartimento delle dipendenze - mentre nel 2004 erano solo 4. E le richieste di trattamento risultano in proporzione tra i maschi più che doppie rispetto a quanto rilevato tra le femmine: 43% contro 17%". Per quanto riguarda, infine, le somme destinate a tale utilizzo, tra gli studenti bergamaschi che, nei 12 mesi antecedenti l'indagine, hanno giocato, il 70% ha speso meno di 10 euro, il 24% tra gli 11 e i 50 euro e il 6% più di tale cifra, in particolare tra i maschi (7,1% contro il 3,4% delle coetanee).