Gioco d'azzardo: Convegno Nazionale a Verona per ribadire l'attenzione sul tema
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Fonte: Staff Dronet
60 miliardi di euro. Questa la cifra che finirà nelle casse dell'erario entro il 2010 per il gioco d'azzardo, un fenomeno che
in Italia coinvolge circa 700 mila persone e che comporta pesanti ricadute familiari e sociali. Se ne è parlato il 10
dicembre a Verona, all' XI Convegno Nazionale sul gioco dal titolo: "Auto aiuto e terapia per giocatori d'azzardo e le loro
famiglie" organizzato dalla Cooperativa Self Help Onlus di Verona, associata al Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori
d'Azzardo. L'evento ha fornito l'opportunità per ribadire il peso del gioco d'azzardo sulla società e i rischi legati a
questo fenomeno sempre più dilagante. Il Convegno Nazionale ha messo a confronto esperti del settore, rappresentanti delle
istituzioni a livello nazionale e regionale come: Giovanni Serpelloni, Capo Dipartimento Politiche Antidroga, lo psichiatra
Paolo Vanzini, responsabile dei programmi e delle attività della cooperativa Self Help, il dott. Maruzio Gomma e il dott.
Francesco Bricolo del Dipartimento Dipendenze dell'Azienda Ulss 20 di Verona.
Dall'incontro è emerso che, ogni anno, gli italiani spendono mediamente 900 euro a testa per il gioco d'azzardo: una delle
cifre più alte al mondo per questo settore. Il gioco d'azzardo patologico è un disturbo del comportamento che rientra nella
categoria diagnostica ossessivo-compulsiva e che ha grande attinenza con la tossicodipendenza, tanto da rientrare nell'area
delle cosiddette "dipendenze senza sostanze". Il gioco patologico comporta spesso una serie di problemi per l'individuo e per
i suoi cari che provoca pesanti ricadute psicologiche, sociali ed economiche anche gravi.
A Verona il problema riguarda circa 400 persone, tra giocatori e familiari, secondo i dati riportati dalla cooperativa Self
Help. "Da oltre 10 anni - ha spiegato il dott. Francesco Bricolo del Dipartimento Dipendenze Ulss 20 di Verona - diamo una
risposta operativa al problema del gioco d'azzardo con uno sportello che accoglie i giocatori e offre loro servizi di
diagnosi e trattamento personalizzati. Inoltre diamo una risposta anche alle nuove tendenze del gioco legate alla tecnologia
digitale come ad esempio i videogame, le scommesse online e la pornografia digitale". "Per intervenire su questo tipo di
dipendenza serve una normativa ad hoc - ha spiegato Giovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento delle Politiche Antidroga
della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha precisato - a questo proposito abbiamo proposto un piano d'azione
nazionale antidroga che preveda l'inserimento delle ludopatie nei livelli essenziali di assistenza e il Consiglio dei
Ministri lo ha approvato".
Redattore: Staff Dronet