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Gioco d'azzardo: fattori di vulnerabilità e di resilienza

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Fattori di vulnerabilità e di resilienza


Non tutti gli individui che giocano d’azzardo sviluppano una forma patologica di dipendenza. Vi sono infatti differenze nella popolazione esposta al gioco che comportano l’esistenza di individui più vulnerabili rispetto ad altri a sviluppare dipendenza (cioè GAP), in virtù di una serie di fattori propri individuali, ambientali e di altri dipendenti dalle caratteristiche dei giochi.

 
Le condizioni di vulnerabilità all’addiction, e quindi lo sviluppo di una dipendenza patologica, sono sostenute da una combinazione di fattori in grado di produrre un alto potenziale additivo.  I fattori individuali annoverano alterazioni neuropsico-biologiche che, in sintesi, si possono identificare in alterazioni dei sistemi della gratificazione, con una contemporanea bassa efficacia del controllo prefrontale degli impulsi. Individui vulnerabili presentano alta frequenza di comportamenti di ricerca/specializzazione. Oltre a questo, è necessario però anche un contesto sociale favorente che spesso è caratterizzato da relazioni familiari problematiche, scarsa presenza di offerte attive di prevenzione, scarse regole e leggi di controllo e deterrenza. Anche la tolleranza e la promozione attiva del gioco d’azzardo nel contesto sociale, nonché l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso alcolico, sono fattori in grado di incrementare il potenziale additivo. La terza componente riguarda lo “stimolo” e le sue caratteristiche ed in particolare la facile disponibilità e accessibilità, l’alta frequenza d’uso, l’intensità, la capacità di creare un effetto gratificante e nel contempo un effetto inibente su ansia, pensieri ossessivi, depressione e noia (Bouju 2011, Potenza 2011). In particolare nella popolazione giovanile si sono dimostrati particolarmente a rischio i soggetti con temperamento novelty seeking, con un’evoluzione del gioco d’azzardo che da iniziale “gioco sociale e socializzante”, diventa “gioco individuale” e quindi “gioco isolato” nel momento in cui si sviluppa una dipendenza patologica.


Lo sviluppo di questo tipo di dipendenza presuppone dunque che ci sia uno stato di vulnerabilità preesistente al contatto con il gioco d’azzardo e, spesso, anche con le sostanze stupefacenti. Se questo contatto avviene inoltre in carenza di fattori protettivi (scarso attaccamento parentale, deficit del controllo famigliare, bassa presenza di sistemi sociali protettivi, ecc.) vi è la possibilità di attivazione di un percorso evolutivo e di meccanismi auto-generanti verso una vera e propria forma di addiction.


Gli indicatori di vulnerabilità allo sviluppo di addiction sono quindi diversi e fanno comprendere come non tutte le persone siano vulnerabili ad esso (Jacobs 1989). La successiva tabella riporta in sintesi una serie di fattori, ricavati dalla letteratura scientifica, in grado di condizionare lo stato di vulnerabilità (fattori di rischio) o di resilienza.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://gambling.dronet.org/vulnerabilita.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)