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Gioco d'azzardo in aumento soprattutto fra i giovanissimi

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Gioco d’azzardo in aumento soprattutto fra i giovanissimi

I malati di gioco in Italia sono già un milione, la metà giovani e giovanissimi e i dati delle ricerche sono sotto gli occhi di tutti. Secondo il Cnr infatti,  il gioco d’azzardo è un comportamento più maschile (76,4% degli intervistati) che  femminile (67,6% delle intervistate). Un elemento significativo è l’aumento del comportamento compulsivo con la diminuzione della scolarizzazione e dell’occupazione. Il gioco in assoluto più praticato è il Gratta e Vinci, segue poi il Superenalotto, mentre il Lotto si piazza al terzo posto. Per quanto riguarda la frequenza di gioco si sono trovati dati davvero allarmanti: esiste un 11,2% di italiani che gioca più di tre volte la settimana,  e un 9,8% che dedica alle video-slot più di tre ore a settimana.
La crescita del gioco d’azzardo nel nostro paese sta cominciando a impensierire anche gli organi politici. Recentemente è intervenuto sull’argomento il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi insieme al titolare del dicastero della Sanità, Renato Balduzzi. Entrambi hanno espresso rammarico per l’aumento delle persone che sono dipendenti dal sistema delle scommesse che, oltre a rovinare le vite dei singoli e a diventare una vera e propria malattia sta anche minacciando l’intero sistema della nostra società. Cosa si può fare? Secondo Balduzzi in primo luogo bisogna limitare gli spot  che incentivano questi giochi o comunque che non avvertono del pericoli e della possibilità che il comportamento del gioco diventi compulsivo. Un altro controllo che potrebbe essere utile sarebbe quello attuato dai sindaci che potrebbero bloccare la diffusione di sale giochi e slot machine. Il Codacons, Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, riterrebbe utile accompagnare la pubblicità di ogni singolo gioco con la probabilità di vincita. Tutte queste azioni però devono essere precedute da decreti legislativi che ne regolamentino ogni aspetto ed è necessario discutere delle norme nel più breve tempo possibile perché la previsione dell’associazione dei consumatori è che per ogni giorno di ritardo nel varo del decreto sulle ludopatie, 10 nuove slot machines incrementino la dipendenza da gioco.
L’Italia è molto restia ad introdurre regole per limitare questo fenomeno, anche perché fin’ora è stato lo stato stesso ad aumentare le occasioni di gioco. Dagli anni ’90 in poi si sono moltiplicate le possibilità di giocare, dal Lotto giocato due volte alla settimana si è passati al il 10eLotto che consente di puntare ogni 5 minuti e nel contempo sono state aperte migliaia di sale slot, poker e scommesse che sono diffuse ormai ovunque. Secondo i dati pervenuti qualche giorno fa nel 2011 gli italiani hanno speso 80 miliardi (10,2 in Gratta e Vinci) di cui 61,5 sono ritornati ai cittadini sottoforma di  vincite e 8,7 sono rimasti allo Stato. Quindi si può ben capire perché il governo sia restio a prendere provvedimenti in materia: i giochi rappresentano comunque un entrata costante per lo stato.
Uno dei problemi più attuali è la diffusione del gioco fra i giovani. I dati del Cnr dicono che il 42% della popolazione tra i 15 e i 24 anni ha giocato almeno una volta nel corso dell’ultimo anno. Soprattutto a questa età, spopolano i Gratta e Vinci che non sono percepiti come pericolo né considerati gioco d’azzardo nella comune mentalità. Infatti questi biglietti spesso vengono acquistati dalle stesse mamme dopo aver fatto la spesa ma comunque possono essere recuperati senza problemi nei bar, nei supermercati e negli uffici postali.  Un altro aspetto che favorisce questa forma di gioco nella gioventù è la facile accessibilità. Giocare alle video-slot prevede un percorso come uscire di casa, andare in un bar, sedersi davanti allo schermo ed essere etichettati come giocatori oppure andare in un casinò . Chi compra Gratta e Vinci, anche tra i giocatori compulsivi, non si sente un giocatore d’azzardo, proprio perché mancano tutti gli elementi che normalmente caratterizzano un “giocatore”.
Ci sono diverse iniziative che sensibilizzano le persone, giovani o meno, al problema del gioco. In particolare molto interessante è il sito www.libera-mente.org che unisce l’informazione a parti più concrete e interattive come ad esempio il “test del giocatore” che verifica il rapporto che si ha con il gioco.

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)