Gioco d'azzardo, in un anno raddoppiato il numero dei giocatori patologici
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Aumentano i dipendenti patologici da gioco d'azzardo. Sempre più italiani finiscono col restare intrappolati nel sogno della "facile vittoria" prospettata da lotterie e casinò, anche nelle più moderne versioni on-line. Secondo il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) sarebbero ormai oltre 3 milioni i nostri connazionali esposti al cosiddetto rischio "gambling". Lo dimostra il grande successo dei concorsi a premio, come il Superenalotto, ma anche il boom di poker e videopoker. Secondo uno studio dell'Asl di Asti, che da un anno ha attivato un dipartimento per il monitoraggio delle dipendenze, dal 2008 ad oggi i giocatori patologici, forse anche per effetto della crisi, sono quasi duplicati.
"Si tratta di una malattia vera e propria - ha spiegato il dottor Maurizio Ruschena, psicologo che lavora al dipartimento dipendenze - che colpisce lo 0,4% della popolazione italiana". Il gioco d'azzardo è infatti un disturbo del comportamento che ha una grande attinenza con la tossicodipendenza, tanto da rientrare nell'area delle cosiddette "dipendenze senza sostanze". Il giocatore a rischio è prevalentemente di sesso maschile e separato. I familiari del giocatore non devono sottovalutare il problema, non devono mai credere alle sue promesse di smettere, ma devono indurlo a rivolgersi a uno specialista. L'atteggiamento dello "smetto quando voglio", o la convinzione di poter giocare senza problemi, sono infatti soltanto illusioni. Il giocatore patologico mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza, l'entità delle puntate e il tempo passato a giocare. Spesso, nel vano tentativo di recuperare le perdite, fa giocate sempre più forti, anche al di sopra delle proprie possibilità economiche, trascura i normali impegni della vita e si trasforma in "ladro", pianificando in maniera astuta dei modi per procurarsi dei soldi. Secondo i criteri classificatori usati nella psichiatria la dipendenza dal gioco è rilevabile attraverso l'analisi di svariati comportamenti:
- eccessivo assorbimento in attività dirette o indirette legate al gioco d'azzardo;
- bisogno di aumentare le somme di denaro con cui si gioca per raggiungere livelli di eccitazione desiderati;
- tentativi infruttuosi di interrompere, ridurre o controllare il proprio comportamento di gioco d'azzardo;
- ansia o irritabilità quando si tenta di controllare o ridurre il gioco d'azzardo;
- tendenza ad utilizzare il ricorso al gioco d'azzardo per ridurre stati affettivi negativi (colpa, impotenza, depressione, ecc.) o per fuggire a problemi;
- tendenza a ritornare al gioco per rifarsi dalle perdite precedenti;
- propensione a mentire sul proprio comportamento di gioco;
- perdita reale o grave rischio di perdita di una o più relazioni importanti oppure compromissione del lavoro o di opportunità scolastiche;
- ricorso a comportamenti illegali quali furti, frodi, baro, falsificazione;
- richiesta ad altri di denaro necessario per rimediare alla propria situazione finanziaria più o meno disperata a causa dei debiti di gioco.Guarire è possibile - L'unico modo per guarire è riuscire a spezzare ogni legame con il mondo delle scommesse. Utili a questo scopo sono i gruppi di auto e mutuo aiuto. Potrebbe risultare efficace anche portare i pazienti in montagna, lontani dalle possibili tentazioni e quindi dall'impulso di giocare.