338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Gioco d'azzardo patologico: caratteristiche cliniche

cufrad news alcologia alcol alcolismo gioco d'azzardo patologico: caratteristiche cliniche

Caratteristiche cliniche del gioco d'azzardo patologico

Il gioco d'azzardo patologico presenta una varietà di caratteristiche cliniche in relazione sia alle caratteristiche individuali del soggetto, sia al tipo di gioco prevalentemente utilizzato dal paziente, ma anche alla possibile presenza di patologie correlate quali quelle psichiatriche, l'uso di sostanze stupefacenti, l'abuso alcolico e le condizioni sociali e finanziarie del soggetto. Un profilo generale può essere tracciato, a scopo didattico, partendo dal considerare quali possono essere i fattori scatenanti prevalenti e cioè l'aumentata accessibilità ed esposizione al gioco d'azzardo, la presenza di un precedente grave evento stressante, o una grossa vincita iniziale.


La successiva progressione da gioco d'azzardo ricreativo a gioco d'azzardo patologico, che può principalmente avvenire in soggetti con condizioni di vulnerabilità individuali, presenta tempi diversificati tra i maschi e le femmine, con una progressione più rapida in queste ultime, con una media di circa un anno rispetto ai 4,6 anni dei maschi. Tuttavia, va ricordato che il tempo di evoluzione risulta molto variabile, con un range molto ampio da 0 a 33 anni (Tavares 2001).


Clinicamente, si possono distinguere le varie persone interessate dal fenomeno anche in base a delle macro-fasi evolutive che tengono conto sia della frequenza e dell'intensità di gioco ma anche delle condizioni avverse che questo procura.


Tratto da: "Gambling. Gioco d'azzardo problematico e patologico: inquadramento generale, meccanismi fisio-patologici, vulnerabilità, evidenze scientifiche per la prevenzione, cura e riabilitazione" - Dipartimento Politiche Antidroga


Per leggere l'intero articolo: http://iport.dronet.org/com/filedownloadlink/allegatoA.php?key=747&lingua=1

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)