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Gioco d'azzardo patologico: deficit dell'attività cerebrale rende difficoltosa la presa di decisioni

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Gioco d’azzardo patologico: deficit dell’attività cerebrale rende difficoltosa la presa di decisioni
 

Fonte: Frontiers in Psychology 
 

Titolo originale e autori: Torres A, Catena A, Cándido A et al. Cocaine Dependent Individuals and Gamblers Present Different Associative Learning Anomalies in Feedback-Driven Decision Making: A Behavioral and ERP Study. Frontiers in Psychology, 2013; 4.- 


Un nuovo studio rivela come le persone affette da gioco d’azzardo patologico presentino alterazioni cerebrali capaci di influenzare la capacità decisionale. Questo è quanto emerge da una ricerca effettuata dall’Università di Granada avente come scopo l’analisi del profilo psicologico e delle funzioni del cervello in soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico messe a confronto con soggetti affetti da un’altra forma di dipendenza, quella da cocaina.
Durante lo studio, 21 giocatori d’azzardo patologici, 20 cocainomani e 23 soggetti sani sono stati sottoposti ad indagini strumentali, quali elettroencefalogramma e tomografia elettromagnetica, e a test per comprendere le competenze cognitive nei processi di scelta fra opzioni probabilmente vincenti o non vincenti, sulla base di feedback correttivi e di situazioni di emergenza determinate dai ricercatori.
Dai risultati è emerso come i giocatori d’azzardo patologici mostrino curve di apprendimento nei test, e attività corticale nelle regioni cerebrali di interesse, differenti rispetto alle persone affette da dipendenza da cocaina. Per queste ultime, invece, è risultato che tanto maggiore è l’uso di cocaina, tanto più forte è risultato essere l’impatto deleterio sull’apprendimento nelle aree correlate al corretto controllo degli impulsi. Dalle indagini strumentali condotte è inoltre risultato come questo tipo di effetti negativi non siano presenti nei giocatori d’azzardo, poiché la loro dipendenza non è correlata all’uso di sostanze stupefacenti. I giocatori con dipendenza da gioco d’azzardo mostrano invece, nelle aree della corteccia prefrontale, anomalie correlate alla gravità della dipendenza, che influenzano la capacità di prendere decisioni.
I ricercatori sottolineano come i dati fisio-psicologici e neuroanatomici ottenuti, forniscano una prima evidenza rispetto alla differenza fra giocatori d’azzardo patologici e cocainomani in termini di deficit di apprendimento a causa dell’attività anomala in specifiche aree pre-frontali e orbito-frontali.


http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=2959
 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)