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Gioco d'azzardo: tra legalità e illegalità chi ci perde è il cittadino

Gioco d'azzardo: tra legalità e illegalità chi ci perde è il cittadino

GIOCO D'AZZARDO: TRA LEGALITA' E ILLEGALITA' CHI CI PERDE E' IL CITTADINO


Il 15 ottobre il sindaco di Milano ha emanato un'ordinanza in cui limitava l'orario di utilizzo delle slot machine, ma il TAR della Lombardia ha accolto il ricorso dell'agenzia di scommesse Azzurro Gaming e ha deciso di sospendere il provvedimento. Diversi comuni stanno cercando di arginare le slot machine, ma dovrebbe essere lo Stato a prendere una posizione netta a riguardo, così da evitare le pronunce sfavorevoli dei vari TAR.


Per capire l'importanza del fenomeno delle slot machine, e del gioco d'azzardo in generale, basti pensare che ogni anno entrano nelle casse statali circa 8-9 miliardi di euro da questo settore. E parliamo solo del gioco d'azzardo legale, si pensa che quello illegale abbia un giro di affari pari a 10 miliardi. Vedendo queste cifre è chiaro che siamo un popolo di giocatori, ma questo è un gioco pericoloso.


In realtà il termine "gioco" è usato impropriamente, perché se lo scopo di un gioco è quello di divertirsi, col gioco d'azzardo spesso si entra in una spirale ben poco divertente. Parliamo di ludopatia, una vera e propria malattia, con sintomi psicologici e fisici, compresi sintomi di astinenza simili a quelli riscontrati nei soggetti dipendenti da droghe pesanti. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità questa patologia riguarda circa il 3% della popolazione, in Italia pari a circa 1,5 milioni di persone.


Chi gioca? Secondo uno studio della Codacons il 50% dei disoccupati presenta forme più o meno gravi di dipendenza dal gioco. Dato notevole anche per quanto riguarda gli studenti: ben il 17% di loro "gioca". Complessivamente i giocatori sono il 54% della popolazione italiana. Ovviamente la maggior parte di chi gioca non è malato di ludopatia, ma questi numeri ci permettono di capire la grandezza del fenomeno. La Codacons traccia anche il profilo del ludopatico medio: disoccupato, spesso straniero, con bassa scolarizzazione e affetto da problemi relazionali.


Perché giocare? Si gioca per vincere, banale ma non troppo. Le statistiche ci mostrano che si gioca per avere soldi facili e potersi realizzare, infatti la maggior parte dei giocatori non ha una situazione economica florida e spera di poter dare una svolta alla propria vita tentando la fortuna. Il più delle volte però la svolta è negativa e si peggiora una situazione già non ottimale.


I costi per lo Stato. Abbiamo già detto che lo Stato guadagna dal gioco d'azzardo e le mafie guadagnano altrettanto col gioco illegale, ma non è solo il cittadino a perderci (soldi e salute), anche lo Stato ci perde. Infatti avere migliaia di ludopatici rappresenta un costo sociale non indifferente, la Codacons stima questi costi in 7 miliardi di euro e se così fosse si andrebbero quasi ad azzerare le entrate statali del settore.


(...omissis...)


Di Paolo Bramante


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://it.ibtimes.com/articles/72006/20141030/gioco-azzardo-ludopatia-slot-machine.htm


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)