Giovanardi: bilancio positivo di un anno di attività dipartimentale
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Il 2010 volge al termine e, anche se le attività del Dipartimento Politiche Antidroga non prevedono pause, anzi proseguono
continuativamente nella gestione dei numerosi progetti e delle iniziative già in corso di svolgimento, mi sento in dovere di
fare, seppur brevemente, il punto sul lavoro fin qui svolto e sugli obiettivi conseguiti.
Innanzitutto, va ricordato che nel corso di quest'anno sono stati portati avanti ben 49 progetti nazionali, con un impegno di
spesa di 26,3 milioni di euro, tutti in linea con le indicazioni strategiche del Dipartimento antidroga per contrastare il
diffondersi delle tossicodipendenze e delle alcoldipendenze e per arginare i fenomeni inaccettabili delle cosiddette "stragi
del Sabato sera" e delle morti in ambito lavorativo.
Sono stati, inoltre, realizzati apprezzati progetti di ricerca scientifica ed è stata predisposta un'attenta sorveglianza
epidemiologica dei comportamenti di abuso, dei fenomeni droga correlati e delle caratteristiche delle sostanze stupefacenti
in circolazione che ha già portato all'inserimento nelle Tabelle delle sostanze stupefacenti di taluni nuovi e pericolosi
principi psicoattivi presenti in prodotti precedentemente in libera vendita.
Il 2010 ha visto poi l'approvazione del Piano di Azione Nazionale Antidroga, ispirato al Piano di Azione dell'UE in materia
di lotta contro la droga, elaborato partendo dalle indicazioni degli operatori pubblici e del privato sociale intervenuti
alla V Conferenza Nazionale, tenutasi a Trieste nel 2009. Con l'approvazione di questo essenziale documento, anche il nostro
Paese, come la maggioranza degli Stati Europei, adotta per il triennio 2010-2013 un prezioso strumento di lavoro, i cui
contenuti rappresentano le future linee di indirizzo generali per l'attuazione di iniziative coordinate sul territorio
nazionale in materia di contrasto del traffico di sostanze stupefacenti e di cura, riabilitazione e reinserimento sociale e
lavorativo delle persone tossicodipendenti.
Anche in campo internazionale è stato svolto un lavoro encomiabile che ci ha consentito di riconquistare considerazione e
stima da parte dei responsabili degli organi sopranazionali. Il nostro Paese, finalmente con continuità ed autorevolezza, ha
assicurato, per il tramite dei responsabili del Dipartimento antidroga, un qualificata presenza nelle diverse assise, sia in
ambito Onu, (Commission on narcotic drugs, United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC), International Narcotics Control
Board (INCB), Alto Commissariato per i diritti umani di Ginevra) che Unione Europea, (Gruppo Orizzontale Droga del Consiglio
Ue di Bruxelles, Gruppo di Dublino e Azione Europea sulla Droga di Bruxelles, Osservatorio Europeo sulle Droghe e le
Tossicodipendenze di Lisbona e Gruppo Pompidou di Strasburgo).
Ma più in generale, ritengo che il lavoro portato a termine in questi mesi meriti attenzione e riconoscimento, soprattutto
per le modalità con cui è stato svolto: in discontinuità con le esperienze del passato, ci si è spesi nella ricerca di
strumenti che restituiscano evidenze scientificamente corrette al tema della tossicodipendenza, nella individuazione di
strategie comuni e condivise di intervento, nella volontà di dare coerenza e sostenibilità sia alla fase di programmazione
degli interventi che in quella di realizzazione degli stessi. Solide fondamenta su cui poggiare con fiducia il grande lavoro
che ci aspetta nei mesi futuri affinché tutto il sistema nazionale di lotta alle tossicodipendenze possa davvero fare quel
salto di qualità atteso da anni.
I dati emersi dalla Relazione annuale al Parlamento per l'anno 2009 sembrano cominciare a darci atto di questo lavoro: per la
prima volta da molti anni, tutti gli indicatori di consumo delle sostanze stupefacenti hanno invertito la tendenza ed
evidenziano un arretramento, talvolta sensibile, di questo fenomeno. Io per primo, in sede di presentazione del Report, ho
parlato di un dato certamente lusinghiero ma che va accolto con prudenza e senza inopportuni trionfalismi. Nei prossimi mesi
andrà riletto con attenzione e analizzato approfonditamente, non solo per individuarne le cause ma anche per verificare se
questo favorevole andamento si consolidi nel tempo.
Vorrei, infine, esprimere un affettuoso augurio di Buon Natale a tutti quelli che si adoperano ogni giorno per contrastare
il diffondersi del flagello della droga, dai miei collaboratori del Dipartimento Antidroga agli operatori del settore socio-
sanitario e del volontariato, dalle Forze di polizia agli amministratori di qualsiasi livello istituzionale, con l'auspicio
che anche per il futuro questo impagabile sforzo in favore di chi è caduto nel tunnel della dipendenza possa proseguire con
determinazione e ulteriore intensità.
Sen. Carlo Giovanardi