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Giovanardi: "No al patentino per chi fa uso di droga"

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Niente patentino per il motorino per quei ragazzi che risulteranno positivi al test antidroga. È il nucleo di una proposta, allo studio da parte del Governo, che ha lanciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. Oggi non è previsto che a un ragazzino che chiede il patentino per il motorino venga fatto il test antidroga - ha detto il sottosegretario - ma vogliamo introdurre una norma perchè il ragazzo deve sapere che, se viene trovato positivo al test, non avrà nè patentino nè patente. Andrà a piedi per salvaguardare la sua incolumità e quella degli altri». Giovanardi ha quindi spiegato che, per ora, l'esperimento dovrebbe essere fatto in quattro città: Foggia, Verona, Cagliari e Perugia. I responsabili del dipartimento dipendenze della Asl di Milano preferiscono però non commentare ancora questa iniziativa del Governo, aspettando un confronto con il sottosegretario per accertare in che cosa consisterà, dal lato pratico, la misura ipotizzata. «Senza entrare nel merito - dice Corrado Celata, responsabile per la prevenzione del dipartimento dipendenze - è chiaro che è uno spunto al quale si sta lavorando, ma in generale non è la singola misura in sè che risolve il problema della droga». Inoltre, nell'ipotesi in cui sia effettuato un test antidroga durante le visite per il patentino, c'è da considerare bene il tipo di esame che verrà effettuato: «Analizzando ad esempio le urine - spiega infatti Celata - si possono trovare i metaboliti (cioè i prodotti di scarto) delle droghe assunte fino a 10 giorni prima. Questo vuol dire che se la persona aspetta 10 giorni per fare il test, risulterà negativa al consumo di droghe. Se invece si esamina il capello c'è il problema opposto: ogni centimetro di capello memorizza il consumo di droghe di un mese, e questo vuol dire che una ragazza con capelli lunghi 30 centimetri può risultare positiva al test anche se ha solo fumato uno spinello due anni prima».Intanto il Prevo.lab, il laboratorio di prevenzione della Regione Lombardia gestito dalla Asl di Milano, stima che nei prossimi anni il consumo di cocaina rimarrà più o meno invariato mentre potrebbe esserci un aumento del consumo di eroina. Dai dati forniti da Riccardo Gatti, direttore del dipartimento dipendenze dell'Asl, in Italia il consumo di cocaina è previsto in aumento ma si prevede per la prima volta una flessione nel 2011, quando la crescita del consumo inizierà a diminuire. Secondo gli esperti, inoltre, il numero dei consumatori di cocaina potrebbe aumentare del 5% rispetto ai consumatori del 2008, arrivando a 700 mila unità entro i prossimi tre anni.
C'è allarme anche per l'aumento del consumo di eroina: il Prevo.lab ha infatti previsto che nel 2011 il numero dei consumatori potrebbe aumentare fino al 40% rispetto a quello del 2008, arrivando a circa 135-160 mila "clienti".