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Giovanardi: un po' di vino non nuoce quanto uno spinello

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Giovanardi: un po' di vino non nuoce quanto uno spinello

"Non si possono mettere sullo stesso piano uno spinello e un bicchiere di vino, perché, a differenza dell'alcol, gli effetti delle droghe leggere sono deleteri già in piccola quantità". Il senatore del Pdl, Carlo Giovanardi, replica così al Procuratore generale della Repubblica di Firenze Beniamino Deidda che lo ha invitato, con una provocazione, a farsi promotore di un ritorno al proibizionismo sull'alcol. Il magistrato ha espresso la necessità di una "cauta liberalizzazione delle droghe leggere", proposta che Giovanardi, autore assieme a Gianfranco Fini, dell'attuale legge in materia, giudica "una stupidaggine".
"Le droghe sono sostanze nocive per la salute senza 'se' e senza 'ma' - afferma Giovanardi - ed è per questo che servono norme rigorose contro di esse. La proibizione funziona, eccome, e il procuratore Deidda sbaglia proprio a fare l'esempio del tabacco. Non è solo con le campagne di informazione, ma con dei veri e propri divieti che si è potuto ridurre drasticamente il fenomeno del tabagismo. E' proibito fumare negli ospedali e in tutti locali pubblici. Io e l'allora ministro Sirchia scrivemmo quella legge, che nessuno si sente più di contestare". Per il senatore del Pdl, è sbagliato, ad ogni modo, che il procuratore Deidda lo attacchi così frontalmente: "E'inaccettabile l'anomalia di un senatore che tiene una tribuna politica con un magistrato, un magistrato che fa politica. Loro sono i servitori della legge, dovrebbero ricordarselo ogni tanto. Assieme al fatto che, mentre un bicchiere di vino fa bene, per una sola pasticca di ecstasy si può morire". Giovanardi sottolinea poi come "accanto alle leggi contro la droga, col Governo Berlusconi abbiamo fatto una capillare campagna di sensibilizzazione contro il suo consumo".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)