Giovani: dilaga la moda del sober party
Giovani, dilaga nuova moda. Ecco i “parties sobri” nel mondo
Il fenomeno del bere "alternativo" sta coinvolgendo gli under 25 dall'Australia agli Stati Uniti, passando per le capitali europee. A Londra è di tendenza il bere bevande senza alcol con gli amici nel corso di eventi legati alle nuove tecnologie, alla musica, alla scrittura creativa. Nel quartiere newyorkese di Manhattan sono molto ricercati i luoghi dove si degustano cocktail durante improvvisazioni teatrali e un app per sober community, in pochi mesi, ha raggiunto oltre mille utenti
La scommessa di far diventare di moda, cool, divertenti e trasgressivi, le feste e gli incontri nei pub di Londra, Stoccolma o New York dove non si beva però neanche un goccio di alcol, può essere vinta. Così i sober parties, con le altre iniziative che spostano gli orari “to have fun“, per rilassarsi, mollare il controllo, alla mattina presto o all’ora di pranzo, stanno coinvolgendo gli under 25 dall’Australia, agli Stati Uniti passando per le capitali europee, tradizionalmente considerate a più alto tasso alcolico. I social network hanno un ruolo centrale per le online communities e alcohol-free events e nascono le app per gestire appuntamenti, sottoscrivere regole di comportamento e anche fare business con questa modalità.
All’inizio dell’estate il Telegraph ha pubblicato la Top Ten di ricette per fare cocktail non alcolici.
I proprietari dei locali mito dell’est London, ci tengono a spiegare che non si tratta di lime e soda, o di frutta, zucchero e menta. Il lavoro è cominciato tempo fa e si è affinata una tecnica, quella di far evaporare la parte alcolica di un cocktail Campari, un Margarita o un Mojito, lasciandone tutto il sapore e l’aroma, con le digressioni creative del caso. Così il teetotalisme movement, nato ai primi dell’Ottocento dall’esigenza di salvare le generazioni dall’abuso di alcol è diventato una maniera alternativa e creativa alla quali ispirarsi per passare una bella serata .
“C’è un input sfidante che ha attratto i più giovani a partecipare: siete in grado di divertirvi, rilassarvi, essere voi stessi senza ubriacarvi?” sostiene Catherine Salway, che ha chiamato provocatoriamente il suo bar a Nothing Hill, “Redemption“.
Il modello culturale è cambiato: bere alcol, stordirsi, essere “buzzy” non corrisponde a più smart, trasgressivo, o al tipo che ha più successo.
Al contrario, i più giovani sembrano consapevoli che i loro coetanei che lo fanno, abbiano un disagio, possono essere emarginati da un gruppo di amici, qualcuno ne ha paura.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/31/giovani-dilaga-nuova-moda-ecco-i-parties-sobri-nel-mondo/1970105/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)