Giovani e alcol in piazza: il 70% comincia prima dei 15 anni
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Giovani e alcol in piazza: il 70% comincia prima dei 15 anni
PadovaOggi - Il Comune ha svolto assieme all'associazione Fuori Target un'indagine in piazza delle Erbe, luogo di ritrovo per eccellenza per
i ragazzi padovani. 210 le prove etilometriche effettuate: 112 oltre il limite di 0,5 grammi per litro previsto dalla legge, con un tasso
medio di 1.
A 15 anni hanno già preso la prima sbronza. Il 70% ha già bevuto almeno una volta prima di questa età. A serata, bevono anche più di quattro bicchieri di alcolici. Il 60% non è consapevole del proprio tasso alcolemico, magari prima di mettersi alla guida.
L'INDAGINE. È l'istantanea fotografata dall'indagine promossa dall'assessorato alle Politiche sociali del comune di Padova in collaborazione
con l'associazione Fuori Target il mercoledì sera in piazza delle Erbe. Quattro le uscite dei ragazzi dell'associazione tra aprile e maggio,
nell'ambito dell'iniziativa "Che piazza", per un totale di 210 prove etilometriche: 112 sono risultate oltre il limite di 0,5 grammi per
litro previsto dalla legge, facendo registrare un tasso alcolemico medio di 1. I ragazzi sottoposti ad alcoltest hanno un'età media di 24
anni: è stato chiesto loro anche di compilare un breve questionario.
SENSIBILIZZAZIONE. "I dati che abbiamo raccolto sono in linea con quelli nazionali - riferisce l'assessore alle Politiche sociali Fabio
Verlato - che ci dicono che almeno il 70% dei ragazzi comincia a bere prima dei 15 anni. Un dato molto preoccupante, perché sappiamo che in
un adolescente l'alcol produce più danni rispetto che in un adulto. Nel momento in cui abbiamo informato i ragazzi dei rischi correlati nel
caso ad esempio si fossero messi alla guida, abbiamo osservato una modifica del comportamento: hanno deciso di aspettare che il tasso di
alcol nel sangue scendesse o di far guidare altri. E l'efficacia di questa azione di sensibilizzazione l'abbiamo registrata nel calo del
numero degli incidenti alcolcorrelati e delle patenti ritirate nelle serate in cui siamo stati in piazza".
ETILOMETRI E ALTERNATIVE. "Ritengo sarebbe utile diffondere l'uso dell'etilometro nei locali, nelle discoteche - ha aggiunto l'assessore -
per fornire ai ragazzi una percezione corretta del proprio stato. È certamente più complesso riuscire a farli smettere di bere: dobbiamo dare
ai ragazzi delle alternative, delle opportunità d'impegno".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)