Giovani e alcol: un capitolo aperto
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Giovani e alcol: un capitolo aperto
Un assunto di partenza - opinabile - è che la base della criminalità sia prevalentemente razziale, in un percorso limitato che parte dalla razza e finisce dove comincia, cioè senza andare da nessuna parte. Episodi recenti evidenziano tuttavia come certi comportamenti deplorevoli siano etnicamente trasversali ma individuino una peculiarità comune: l’età. Sembra infatti che siano i più giovani gli autori di alcuni atti violenti registrati sul territorio altoatesino e per i quali il presidente Kompatscher sollecita una revisione del pacchetto di competenze e iniziative messe in campo dai servizi provinciali - che riguardano soprattutto scuola e lavoro - con “l'obiettivo di ‘intercettare’ questi giovani per tempo grazie al lavoro di prevenzione”. Fra le cause di questi atti di violenza e vandalismo c’è il consumo sconsiderato di alcolici che scatena frequentemente problemi di ordine pubblico.
Contenere l’esuberanza giovanile e limitare tali episodi è un lavoro che passa attraverso formule educative precise e attraverso divieti e sanzioni amministrative più rigide (da intensificare ad esempio quelle per il reato di ubriachezza manifesta). L’alcolismo è in generale uno dei grandi rimossi della comunicazione sociale, affrontare il problema senza “voltarci dall'altra parte” come sottolineato da Kompatscher è dunque una priorità nell’agenda della giunta che dovrà contribuire ad arginare il fenomeno prima che questo si trasformi in una stridente sconfitta collettiva.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.salto.bz/article/24092014/giovani-e-alcol-un-capitolo-aperto
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)