Giovani e comportamenti a rischio: maggiore efficacia degli interventi di prevenzione a 360°
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Giovani e comportamenti a rischio: maggiore efficacia degli interventi di prevenzione a 360°
Fonte: Addiction
Titolo originale e autori: Jackson C, Geddes R, Haw S, Frank J. Interventions to prevent substance use and risky sexual behaviour in young
people: a systematic review. Addiction. 2011 Dec 7. -
Molti comportamenti a rischio si instaurano durante l'adolescenza e vengono spesso mantenuti in età adulta, compromettendo la salute ed il
benessere nel corso della vita.
Jackson e i suoi colleghi scozzesi hanno pubblicato recentemente sulla rivista Addiction una rassegna sistematica degli studi sperimentali su
interventi di prevenzione per ridurre i comportamenti a rischio negli adolescenti o nei giovani adulti. Gli autori hanno considerato gli
studi che riportavano i risultati sia sull'uso di sostanze (alcol, tabacco e droghe illegali) che sui comportamenti sessuali a rischio. L'
obiettivo era valutare l'efficacia degli interventi di prevenzione sperimentati. Dei 1129 articoli trovati sull'argomento solo 13 sono stati
valutati di qualità media o alta e la loro sostanziale eterogeneità ha impedito un confronto dei risultati che potesse fornire delle stime
sommarie. Dato che pochi studi hanno influenzato significativamente sia l'uso di sostanze che i comportamenti sessuali a rischio, è difficile
trarre conclusioni definitive per quanto riguarda l'approccio più efficace per ridurre molteplici comportamenti a rischio. Tuttavia, è da
notare che i programmi di prevenzione che hanno inciso su entrambi i comportamenti a rischio valutati, erano interventi complessi rivolti a
più di un ambito (individuale, coetanei, famiglia, scuola e comunità) di fattori di rischio o protettivi. In generale, i programmi che hanno
affrontato un solo ambito, come quelli che hanno cercato di modificare le caratteristiche individuali solo attraverso programmi scolastici,
risultano meno efficaci. Invece, i programmi più promettenti sono gli interventi complessi che si rivolgono a più ambiti che possono
influenzare questo tipo di comportamenti.
Nella maggior parte dei casi gli interventi di prevenzione sono stati rivolti a ragazzi di 13-14 anni, età in cui i comportamenti a rischio o
la loro sperimentazione potrebbero essere già cominciati. I risultati incoraggianti di uno studio con bambini di 6-10 anni, suggeriscono che
gli interventi di prevenzione nelle scuole elementari potrebbero influire sui comportamenti a rischio nel futuro, ma sono necessarie
ulteriori ricerche per determinare l'efficacia di questo approccio.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)