Giovani più a rischio incidenti d'auto: tra le cause non solo l'alcol ma anche il cervello
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Un cervello poco sviluppato predispone agli incidenti stradali. Lo studio
Dietro ai molti incidenti stradali che coinvolgono ogni settimana i giovani ci sarebbe il cervello, e non solo l'alcol. Questo, almeno, secondo i ricercatori del Centre for Automotive Research in Australia.
La dottoressa Lisa Wundersitz e colleghi hanno eseguito una ricerca per cui affermano che alla base degli incidenti d'auto tra i giovanissimi vi sia l'immaturità del cervello che rende i soggetti impulsivi e poco in grado di valutare adeguatamente i rischi.
Tra i fattori maggiormente indicati come scatenanti vi sono anzitutto l'inesperienza, le distrazioni tecnologiche e la tendenza culturale alla sfida nei confronti del rischio.
Wundersitz ritiene che un elemento biologico situato nella corteccia prefrontale del cervello non è pienamente sviluppato prima dei vent'anni, per cui le competenze nella pianificazione a lungo termine, il ragionamento e le abilità impulso-reattive sono del tutto assenti.
In questa situazione di sottosviluppo cerebrale la spinta che potrebbe portare chiunque a voler provare l'ebbrezza della velocità e la sensazione dell'adrenalina che scorre nel sangue rende difficile pensare alle conseguenze di questa azione; cosa che invece accade quando si è più avanti con gli anni, sottolinea la dottoressa Wundersitz.
Un altro fattore messo sottoaccusa dalla ricercatrice è la moderna tecnologia che è in grado di distrarre anche il guidatore più attento. Navigatori, telefonini, iPod e compagnia bella possono essere tutti potenziali cause d'incidenti. Il guidatore inesperto spesso non riesce a gestire queste situazioni, al contrario di uno più anziano in cui il processo di guida è ormai automatizzato da anni, concludono i ricercatori.
(lm&sdp)