Giovani, serve prevenzione
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MALÈ. La comunità deve investire sui propri giovani, deve responsabilizzarli e renderli protagonisti nel loro percorso di maturazione e crescita. Pertanto deve realizzare politiche pensate con i giovani e non solo per i giovani. È quanto sta portando avanti da dieci anni il Progetto Giovani Val di Sole, che ieri ha celebrato la ricorrenza con un convegno nella sala comprensoriale. Il Progetto giovani, concepito già nel 1994 all'interno del piano di sviluppo socio - economico del C7, e nato nel luglio 1998 in convenzione con l'Associazione provinciale minori (Appm), ha tra le finalità primarie l'attivazione di servizi di prevenzione e promozione sociale, rivolti per lo più ad adolescenti. Il Progetto giovani si avvale del lavoro di un'équipe educativa e volontari che monitorano le attività, e collabora con le amministrazioni locali, associazioni, scuole, biblioteche ed enti locali, quali, ad esempio, l'Azienda sanitaria. Molte le attività programmate in questi anni e richiamate dal referente Mirco Postinghel. Tra le più rilevanti sono la partecipazione al coordinamento "Alcol, guida e promozione della salute", illustrato dal referente Alberto Pasquesi, e l'adesione, come referente tecnico, al Piano giovani di zona Bassa Val di Sole sul quale è intervenuto il vicesindaco di Malé Massimo Baggia. Inoltre il Progetto giovani, oltre ad aver favorito la nascita di nuove realtà giovanili ("Le porte della musica" e "Stente Sani Friends") e aver sviluppato un'importante area aggregativa con i laboratori d'arte, musicali e sportivi, ha collaborato a progetti di ricerca sulla società giovanile valligiana, relativi al grado di scolarizzazione, alle problematiche legate al suicidio. Paolo Cavagnoli, presidente dell'Appm, ha ricordato che in 10 anni di attività sono 1.800 i giovani che hanno aderito alle iniziative. «Numeri che possono sembrare grandi - ha affermato - ma che in realtà non sono abbastanza. Per questo il prossimo obiettivo è attivare un centro di aggregazione a Malé». Un bilancio più che positivo, sia per la partecipazione che per le iniziative portate avanti, per il presidente del comprensorio Carlo Daldoss, che conferma la piena adesione e sintonia alle finalità del progetto anche in vista della futura Comunità di valle. «L'esperienza maturata in questo ambito sarà utile per programmare il piano di sviluppo socio economico del nuovo istituto» ha affermato. Sostegno confermato anche dall'Assessore provinciale Ugo Rossi. Altri interventi sono stati quelli di Paolo Facchinelli, responsabile del Servizio socio - assistenziale di valle, che ha relazionato in merito agli interventi del C7 a favore dei giovani, ricordando che, se molti sono stati gli investimenti sulla prevenzione, resta ancora molto da fare riguardo agli aiuti rivolti al sostegno domiciliare e alla cura familiare, di Claudio Gramaglia e Michele Bontempelli.