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Giovanissimi sempre più malati di alcol e gioco d'azzardo: i dati di un sondaggio

Giovanissimi sempre più malati di alcol e gioco d'azzardo: i dati di un sondaggio

GIOVANISSIMI SEMPRE PIU' MALATI DI ALCOL E GIOCO D'AZZARDO
I dati allarmanti di un studio su oltre 1.500 liceali di Vigevano

Pavia - Il gioco d’azzardo supera la droga, ma non l’alcol, tra i vizi dei minorenni. Sono come ogni anno preoccupanti i dati dell’annuale report sugli stili di vita dei giovani, curato dal Centro ascolto della Casa del Giovane di Pavia, diretto dallo psicologo Simone Feder (nella foto a destra), responsabile proprio dell’area Giovani e dipendenze. Lo studio è stato realizzato elaborando le risposte ai questionari (anonimi) compilati da 1.520 studenti di due scuole superiori di Vigevano, per l’80% minorenni. L’alcol resta il vizio più diffuso tra i giovanissimi, in età sempre più precoce: il 60% degli studenti che hanno risposto al questionario hanno ammesso di aver già consumato bevande alcoliche (anche se sarebbero vietate ai minori, almeno nei locali pubblici) e il 14% beve alcol da una a quattro volte al mese, il 6% più di una volta alla settimana.


Decisamente più basse, anche se comunque in crescita, le percentuali sull’uso di droga: il 17% ha già provato stupefacenti, il 6% ne fa uso almeno una volta al mese, il 4% addirittura ogni giorno. Ma i dati di quest’anno sembrano preoccupanti soprattutto per la diffusione, in crescita molto rapida, del gioco d’azzardo (che pure sarebbe vietato ai minori). Il 43% ammette di aver giocato con un ‘gratta&vinci’, il 20% a scommesse, il 10% a slot e l’8% su internet. Tra i giocatori, il 6% ammette di giocare settimanalmente, ma è la frequenza addiritura quotidiana a preoccupare: il 13% ammette di giocare ogni giorno alle slot, il 12% su internet, il 5% di scommettere e il 2% di comperare ‘gratta&vinci’.


Un vizio che i più giovani acquisiscono spesso dai grandi: il 18% riferisce di avere famigliari e il 67% conoscenti, che giocano abitualmente d’azzardo. Il divieto del gioco d’azzardo ai minori sembra un vincolo facilmente aggirabile: il 34% degli studenti che hanno risposto al questionario conosce infatti posti dove poter giocare anche se si è under18. Nel 32% dei casi si tratta di bar, nel 30% tabaccai, nel 25% sale scommesse, mentre per l’11% il canale per superare il divieto ai minori è costituito dal web. «Stiamo crescendo una generazione di futuri gambler, giocatori d’azzardo?», si chiede Simone Feder, impegnato in prima persona nel movimento NoSlot e che bene conosce le problematiche dell’azzardo nella provincia che da anni ha il primato della spesa pro capite per il gioco, ribattezzata la Las Vegas italiana dal New York Times anche per il numero di slot e Vlt.


(...omissis...)


di Stefano Zanette


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.ilgiorno.it/pavia/giovani-gioco-azzardo-1.628373


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)