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Gioventù bruciata...dall'alcol

Gioventù bruciata...dall'alcol

Gioventù bruciata dall'alcol

Arrivano in ospedale senza sensi, intossicati dall’alcol, qualcuno in coma etilico. Hanno 15,16 e 17 anni. Certe volte anche 13 o 14. Bevono e ribevono, girano nei locali, acquistano alcolici e bevono ancora. Poi crollano in mezzo alla strada.

Succede ovunque, soprattutto a Firenze, in pieno centro. Sabato sera una ragazzina di 15 anni è stata trascinata a casa da un’amica e poi ricoverata in ospedale dopo aver trascorso una serata ad altissimo tasso alcolico. Il minimarket dove ha acquistato i superalcolici è stato chiuso per 10 giorni. Ma il problema non è risolto. Impossibile sorvegliare tutti i locali o tirare giù la saracinesca dei minimarket. I controlli ci sono, è vero, ma non incidono più di tanto.

Anche perché si possono controllare le licenze, la regolarità dei permessi, gli orari di apertura e chiusura degli esercizi pubblici, ma non è possibile piazzare un vigile in ogni bar per vedere se qualcuno vende alcol ai minorenni. Chi sbaglia deve pagare, ma il principio della libera imprenditoria non può e non deve essere toccato.

E allora meglio agire sulla prevenzione e sulla repressione.

Da una parte, lezioni a scuola fin dalle elementari, confronto con le forze dell’ordine e sensibilizzazione degli insegnanti. Dall’altra multe salate e provvedimenti pesanti nei confronti di chi sgarra, sia che si tratti di commercianti, sia che si tratti di ubriachi al volante.

 


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lanazione.it/firenze/giovent%C3%B9-bruciata-1.1580103


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)