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Giovinco: "Ragazzi, contro il cancro alla larga dall'alcol"

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SEBASTIAN GIOVINCO: "RAGAZZI, CONTRO IL CANCRO ALLA LARGA DALL'ALCOL"
ONCOLOGI E CALCIATORI TORNANO A SCUOLA PER INSEGNARE LA PREVENZIONE
Il numero 10 prof. per un giorno: "Le regole dello sport valgono anche per battere i tumori". L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC e FMSI. E su facebook è aperta la sfida tra gli studenti
Parma. Il campionato della salute si gioca in attacco, per vincere la sfida più importante della nostra vita. Ma occhio a non finire in fuorigioco! Quindi, ragazzi, fate come me: alla larga dall'alcol, niente sigarette, alimentazione sana, e tanta attività fisica". È la raccomandazione di Sebastian Giovinco, professore per un giorno questa mattina all'Istituto "Bodoni" per la quarta tappa del progetto nazionale AIOM "Non fare autogol", che insegna ai più giovani come evitare i fattori di rischio oncologici. Tra questi l'alcol è uno dei più diffusi in Emilia Romagna, dove il 5% degli 11enni, l'8% dei 13enni e il 25% dei 15enni ha riferito di aver bevuto tanto da ubriacarsi almeno una volta. "La prevenzione oncologica comincia da giovani - ha spiegato il prof. Carmine Pinto, segretario nazionale AIOM -. Circa il 40% delle neoplasie è causato da fattori modificabili ed evitabili. Grazie all'aiuto dei calciatori, vogliamo spiegare ai ragazzi quali siano i rischi e convincerli che non è mai troppo presto per iniziare a giocare questa partita". Un progetto innovativo che fino al termine del campionato toccherà 5 scuole di 5 capoluoghi di regione coinvolgendo alcuni dei più importanti campioni italiani: Sebastian Giovinco, Giorgio Chiellini, Tommaso Rocchi e Vincenzo Montella, ex campione ed ora allenatore. Nella prima edizione grazie anche al contributo di Pato, Legrottaglie, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Sculli, Perrotta e al CT della Nazionale Cesare Prandelli, che completano la "squadra" dell'AIOM, sono stati raggiunti migliaia di studenti dal vivo e on line. Nel sito www.nonfareautogol.it è infatti attivo il primo "campionato della salute": giorno per giorno i ragazzi devono sfidarsi a rispondere correttamente a domande di prevenzione, imparando i corretti stili di vita per proteggersi. Per tutti è inoltre disponibile un opuscolo informativo, in distribuzione in decine di istituti secondari italiani, con le caricature dei calciatori. "Sappiamo di essere un esempio - ha affermato Giovinco - e questo ci dà grandi responsabilità. Possiamo far capire ai giovani quali siano i comportamenti positivi e quelli negativi da eliminare. È con grande piacere e onore, quindi, che ho deciso di accettare di partecipare a un progetto così importante, soprattutto perché dedicato a ragazzi come me e i miei coetanei". I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi, ma sono la principale causa di anni di vita persi, poiché insorgono in età più giovane delle malattie vascolari. Si stima che in Italia nel 2011 vi siano state 420.000 nuove diagnosi di tumore, circa 230.000 (55%) fra gli uomini e circa 190.000 (45%) fra le donne. Secondo le stime relative al 2010, l'incidenza di tutti i tumori in Emilia Romagna è stata di 20.091 casi, con 8.924 decessi. Sono invece 152.882 le persone oggi viventi colpite in passato da una neoplasia. Si tratta in tutti i casi di patologie in cui la prevenzione può fare la differenza: per ribadire questo concetto al fianco di AIOM si sono schierati anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI).


Fra i giovani la conoscenza del rischio oncologico è molto scarsa: "Pochissimi sanno che oltre il 30% dei tumori è direttamente collegato ad una dieta scorretta e che esiste una forte relazione, ad esempio, tra alcol e cancro - ha aggiunto il prof. Marcello Tiseo, dell'Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma -. Secondo i sondaggi raccolti da AIOM fra gli studenti, nella prima edizione del progetto "Non fare autogol", il 71% non ha mai ricevuto informazioni in proposito, solo il 17% ne ha parlato in famiglia, appena il 12% a scuola. Le conseguenze sono una forte ignoranza sui pericoli, da fumo e alcol (un terzo non crede abbiano legami con i tumori) fino alla sedentarietà (il 43% la sottovaluta). Ma il 94% dei ragazzi ha apprezzato il nostro intervento, di questi la metà si augura possa diventare un appuntamento fisso in classe". Nel sito internet www.nonfareautogol.it, inoltre, è prevista anche un'area dedicata agli insegnanti (e più in generale agli educatori), strutturata con schede pratiche e consigli, a cura di AIOM, su come prevenire i principali fattori di rischio. Come l'alcol. Si stima che in Emilia Romagna circa 2 milioni di persone tra i 18 e i 69 anni ne consumino, anche occasionalmente (una cifra pari al 65% della popolazione). L'indagine HBSC del 2010 riporta che a livello regionale il 6% dei 15enni assuma alcolici quotidianamente. In particolare, il consumo di alcol in maniera smodata (binge drinking) riguarda l'8% degli intervistati e si associa alla giovane età (si passa dal 15% dei 18-24enni al 5% dei 50-69enni) e al sesso maschile (13% contro il 3% delle donne). L'AIOM, che riunisce oltre 2.000 specialisti (circa il 96% degli oncologi italiani), ha identificato nella fascia d'età 14-16 un target prioritario per la formazione e la sensibilizzazione, dentro e fuori la scuola. Per questo ha ideato una campagna ad hoc che mira a contrastare i principali fattori di rischio parlando la stessa lingua dei ragazzi. "Oggi oltre 2 milioni di italiani hanno affrontato un cancro, di questi un milione e mezzo l'ha superato - ha concluso Pinto -. Questo dimostra l'efficacia dei programmi di prevenzione, i progressi nella diagnosi e gli avanzamenti raggiunti nelle terapie".

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)