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Gli adolescenti e Internet: allarme dei pediatri

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In trappola. Così la Rete cattura gli adolescenti
Complice il maltempo, l'inverno è il periodo più a rischio per i ragazzi. Che rischiano di cedere alla tentazione di tuffarsi in una realtà parallela


Per  i bambini e per i ragazzi, l’inverno è probabilmente il periodo meno bello dell’anno: pioggia e freddo li costringono infatti a stare maggiormente in casa. Quando il cielo è coperto dalle nuvole, come in questi giorni, può così accadere che i piccoli passino più tempo davanti alla televisione, al computer o con il telefonino o il tablet in mano. Ed è proprio nelle giornate uggiose che i navigatori prendono d’assalto i social network. Da Facebook a Twitter, da IRC alle chat, Internet offre lo spunto alle giovani generazioni per nuove opportunità di gioco e svago e la comunicazione virtuale prende spesso il posto dello sport e delle attività all’aria aperta.


La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) lancia l’allarme “retomania”, una nuova forma di dipendenza, la cosiddetta internet-dipendenza o anche Internet Addiction Disorder (I.A.D.).


«Per quanti hanno già una stabilità emotiva precaria, soffrono di depressione, disturbi bipolari o ossessivi-compulsivi Internet rappresenta un vero e proprio rifugio, di fatto, il luogo in cui ricercare amici o relazioni sentimentali e che consente il superamento delle relazioni della vita reale», spiega il presidente SIPPS Giuseppe Di Mauro. La Rete, dal canto suo, ha la capacità di indurre sensazioni  di onnipotenza (vincere le distanze ed il tempo) fino ad arrivare al cambiamento della personalità e dell’identità. «Nel mondo di internet – avverte Di Mauro - lo spazio non esiste più e la Rete permette a tutti di realizzare quello che nella vita reale  non è possibile fare. Nelle chat le frontiere non hanno più confini ed è possibile parlare tra gruppi numerosi in“stanze” che la realtà difficilmente rende disponibili. È comunque un mondo irreale, dove è possibile modificare l'età, la professione e perfino il sesso: si tratta di una vera e propria recita in questo enorme teatro on-line».


E così, si corre il rischio concreto di confondere reale e vita virtuale. «Basti pensare a quanto emerso da “Pronti, Partenza, Via!”, progetto per la pratica motoria e l’educazione alimentare di bambini e adolescenti promosso da Save the Children e Mondelez International Foundation e in partnership con Centro Sportivo Italiano (CSI) e Unione Italiana Sport Per tutti (UISP)», racconta l’esperto. «La ricerca, che coinvolge bambini e genitori, sottolinea, tra l’altro, come 1 minore su 4 non faccia moto e sport nel tempo libero, nel 28% dei casi (+13%) per difficoltà economiche; 4 ragazzi su 10 si muovono in auto, pochi (24%) a piedi, ancora meno (9%) in bici; il 73% sta in casa nel tempo libero; diffuso ma in flessione, comprende 7 minori su 10, il consumo quotidiano di frutta e verdura, mentre il 9% non fa colazione ed è ancora di 9 famiglie su 10 con figli l’abitudine di sedersi a tavola».


Altri studi mostrano inoltre come la Dipendenza da Internet tra gli adolescenti sia un grave problema di salute pubblica in tutto il mondo. Per esempio, da uno studio condotto negli Stati Uniti emerge una prevalenza dell’1,0%, mentre da una ricerca condotta in Europa emerge una prevalenza del 9,0% e da studi condotti in Asia i dati variano dal 2,0% al 18,0%.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.healthdesk.it/scienza/in_trappola_cos_la_rete_cattura_gli_adolescenti/1390840378


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)