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Gli adolescenti e l'etilometro: più amore... che odio

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Gli adolescenti e l'etilometro: più amore... che odio

Almeno secondo la "foto" scattata tra i giovani civitavecchiesi da "Una sbornia di vita", camper della CRI finanziato dalla Fondazione

Cariciv, che fa prevenzione su alcolismo e guida sicura
I teenager civitavecchiesi, perfettamente nella media dei coetanei italiani, si avvicinano presto, troppo presto all'alcol, già verso i 15-16

anni. Ma la prova del palloncino, temuta più che altro dagli adulti, è tutt'altro che uno spauracchio: è visto quasi come un... gioco. Una

notte passata a bordo del camper de 'Una sbornia di vita' finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia e che i volontari

della Croce Rossa da inizio l'estate (ogni venerdì e sabato, fino alla fine della bella stagione) portano in giro davanti ai locali della

movida giovane estiva, dimostra proprio questa nuova tendenza. E dal 4 giugno sono già finiti i 1000 etilometri usa e getta acquistati ad hoc

per il progetto di informazione sui danni dell'alcol e sulla guida sicura al volante.
"Da quando abbiamo iniziato questa avventura che sta andando molto bene anche grazie alla collaborazione di circa 40 volontari che ogni fine settimana ruotano con i loro turni sul nostro camper - ha spiegato il presidente del Comitato locale CRI, Micaela d'Andrea - abbiamo testato circa 1000 ragazzi. La loro età? E' bassa, in alcuni casi molto bassa, nella maggior parte a fare la prova dell'etilometro si presentano ventenni o venticinquenni che magari hanno esagerato con qualche bevuta di troppo.
Ma abbiamo spesso avuto a che fare con 15enni o 16 enni - continua - sempre più attirati da piccole bevute a base di superalcolici, detti

'shortini', a quanto pare una nuova moda nelle abitudini adolescenziali del sabato sera. Su 62 testati sabato scorso, dalle ore 24 alle 4,

sul camper strategicamente parcheggiato a largo Margo Galli, solo 10 sono risultati negativi. Il resto? Tutti positivi (appena 5 le donne

testate, più restie in genere) con un tasso alcolemico di 0,5 g/l nel sangue, livello limite per chi ha già la patente da anni, o o,8 g/l. I

neopatentati, però, per poter guidare devono superate la prova del palloncino risultando completamente negativi.
Devo dire - aggiunge la D'Andrea - che, sorprendendo noi per primi, i ragazzi si avvicinano al camper spontaneamente, alcuni ci vengono a

cercare perché si sono trovati bene con noi il sabato prima e, dopo la prima parte della serata, per affrontare in sicurezza la seconda parte

vengono a soffiare nel palloncino per capire se sono in grado o meno di mettersi al volante. Noi diamo loro dei consigli, li ascoltiamo e si

è creato un ottimo rapporto di fiducia. Anche grazie a noi adesso molti adolescenti sanno che con un tasso di 0,8 g/l rischiano sanzioni,

ritiro della patente compresa.
A settembre, quando questo progetto finanziato dalla Fondazione Cariciv ci porterà nelle scuole superiori per continuare la prevenzione, per

molti saremo volti familiari. E pure il direttore della Asl Rmf, Squarcione, interessato a questo nostro esperimento, forse il primo simile

in Italia, ci ha detto che finanzierà una pubblicazione con tutti i risultati".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)