Gli effetti dell’alcolismo sulla famiglia: una malattia che coinvolge tutti
Gli effetti dell’alcolismo sulla famiglia: una malattia che coinvolge tutti
L’alcolismo non è solo una battaglia personale, ma una malattia che sconvolge l’intero tessuto familiare, lasciando dietro di sé un sentiero di distruzione fisica, psicologica e sociale. È un problema diffuso, ma spesso sottovalutato, che richiede una comprensione approfondita delle sue implicazioni per poter essere affrontato efficacemente.
I dati sono sconcertanti. In Italia, si stima che circa 5 milioni di persone siano coinvolte nell’abuso di alcool, e un quinto di loro sono considerati alcolisti. Le conseguenze mortali sono inaccettabilmente elevate, con 30.000 decessi all’anno direttamente correlati all’alcol, e altrettanti in modi indiretti, come incidenti stradali, suicidi e omicidi. Inoltre, circa 3.000 bambini nascono ogni anno con la sindrome feto-alcolica, un triste risultato dell’abuso di alcool durante la gravidanza.
Una questione familiare
L’alcolismo non è solo una questione individuale, ma un fenomeno che coinvolge l’intera famiglia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo definisce una malattia che colpisce tutto il nucleo familiare. I membri della famiglia sono spesso coinvolti in un ciclo di negazione e occultamento del problema, il che può prolungare il tempo necessario per riconoscerlo e affrontarlo.
L’alcolista stesso è intrappolato in un circolo vizioso di dipendenza, usando l’alcool per affrontare le sfide quotidiane e le paure, convinto di poter controllare il proprio consumo ma in realtà diventandone vittima. Con il tempo, l’assunzione di alcool diventa sempre più pervasiva, passando dai pomeriggi o le serate a un consumo che inizia già al mattino.
Ma l’impatto devastante non si ferma all’alcolista. Tutti i membri della famiglia sono vulnerabili agli effetti negativi dell’alcolismo. I bambini crescono in un ambiente emotivamente e fisicamente instabile, spesso assumendo ruoli inappropriati per la loro età, come prendersi cura dei genitori o diventare loro partner sostitutivi. Questo può portare a problemi scolastici, comportamentali e relazionali che perdurano per tutta la vita.
I legami con le famiglie di origine, gli amici e i colleghi si sfaldano, isolando la famiglia. L’isolamento è spesso alimentato dalla paura del giudizio esterno e dalla vergogna. Nei giovani possono emergere disturbi alimentari.
Inoltre, è comune assistere alla separazione dei genitori, con conflitti accesi che coinvolgono profondamente i bambini. La comunicazione all’interno della famiglia diventa difficile, dominata da rabbia, rancore e incomprensioni. I genitori possono lottare nel fornire il necessario sostegno e guida ai loro figli, poiché sono troppo presi dalle proprie battaglie con l’alcol. I sensi di colpa e le recriminazioni possono diventare una costante, alimentando un ciclo interminabile di sofferenza e disfunzione.
C’è sempre una speranza
Tuttavia, c’è speranza. Esistono numerosi servizi e risorse disponibili per coloro che combattono contro l’alcolismo e le loro famiglie.
È importante mettere dei riferimenti di sostegno:
- ASL: presso il Servizio Pubblico è possibile recarsi al NOA, Nucleo Operativo Alcologia.
- Associazioni di auto mutuo aiuto:- Alcolisti Anonimi; Al Anon per famigliari e amici di alcolisti; Al Ateen, per figli di genitori alcolisti- ACAT Associazione Club Alcolisti in Trattamento.
- Uno Psicoterapeuta con il quale affrontare e superare le aree di maggior disagio psicologico (es ansia, depressione, disturbo alimentare).
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)