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Gli esperti studiano "Oxi", la nuova cocaina brasiliana

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Oxi, la cocaina brasiliana studiata dagli esperti
fonte: Forensic Sci. Int.

Pubblicato sulla rivista Forensic Science International uno studio sulla caratterizzazione chimica di varie tipologie di campioni di cocaina al fine di verificare se la cosiddetta "oxi" rappresentasse o meno una nuova forma della sostanza. Informazioni recenti provenienti da varie fonti indicherebbero infatti come in tutto il Brasile si stia diffondendo una nuova droga denominata proprio "oxi". La droga viene fumata e somiglierebbe alla cocaina crack, in quanto si presenta generalmente sotto forma di piccole pietruzze giallastre o marrone chiaro. Adriano Maldaner del National Institute of Criminalistcs della Polizia Federale brasiliana e collaboratori, nel loro articolo indicano che, secondo quanto riportato estensivamente dai media brasiliani, la droga "oxi" differirebbe dal crack per la presenza - al posto di bicarbonato o carbonato - di ossido di calcio e kerosene (o benzina). Il presente studio rappresenta un'analisi comparativa del profilo chimico dei campioni sequestrati in strada dalle forze dell'ordine dello stato di Acre in Brasile, dove il fenomeno sembrerebbe più esteso, e campioni provenienti da sequestri del grande traffico interstatale di droga. La caratterizzazione dei campioni effettuata con varie metodologie analitiche (gascromatografia in spazio di testa, GC/FID, spettrometria infrarossa, analisi elementare) per definire sia la purezza che la presenza di sottoprodotti della lavorazione della cocaina, dei sali organici e inorganici in essi presenti, hanno smentito la presenza sul mercato delle droghe di una nuova forma di cocaina. I risultati hanno infatti evidenziato che i campioni ufficialmente identificati come "oxi", presentavano cocaina in un range del 29-85%, alcuni con significativa quantità di carbonato ad indicare che si trattava di cocaina crack, altri nella forma di cocaina base, mentre in nessuno dei campioni era presente carbonato di calcio o kerosene o benzina, ad indicare che nello stato brasiliano di Acre non stava circolando una nuova droga, ma solo una denominazione nuova "oxi" per i derivati della cocaina. Gli autori concludono ponendo l'attenzione sulla necessità di validare scientificamente le informazioni che passano attraverso i media, per non generare interpretazioni non corrette dei casi.

 

R.C. da Silva Junior, et al., Demystifying ‘‘oxi'' cocaine: Chemical profiling analysis of a ‘‘new Brazilian drug'' from Acre State, Forensic Sci. Int. (2012).


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)