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Spagna: in calo i consumi di sostanze stupefacenti

In Spagna negli ultimi sette anni, periodo che è coinciso con la grave crisi economica che ha funestato pesantemente il paese, si è registrato anche un calo del consumo di sostanze stupefacenti. Ciò è quanto emerge dall’ultimo rapporto sul fenomeno, presentato a Madrid la scorsa settimana, nel corso di una conferenza stampa indetta dal governo Rajoy.

Ad illustrare situazioni e numeri è stato chiamato il delegato del Ministro della Salute, Francisco de Asís Babín Vich, Responsabile del piano nazionale contro la droga. Scorrendo il documento è interessante notare come la diminuzione dell’utilizzo di droga (l’unica eccezione si registra per gli ipnotici, aumentati di quasi 3 punti percentuali) sia in antitesi con la domanda di cura e trattamento, aumentata quasi del 12%. Un’attenta analisi economico sociale attribuisce l’incremento di assistenza ad una riduzione delle risorse economiche dei soggetti tossicodipendenti; una condizione che li porta necessariamente a chiedere aiuto allo stato. Anche se i dati disponibili aprono a un velato ottimismo, sono comunque vive le preoccupazioni per la fascia giovanile della popolazione, sempre incline a comportamenti a rischio come l'uso di cannabis ed il “binge drinking" durante il fine settimana. Tuttavia, sempre secondo l’indagine, a differenza del nord Europa, in Spagna il consumo delle cosiddette Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) è decisamente basso e si limita all'1%.

http://www.droganews.it/news/2060/Spagna%3A_in_calo_i_consumi_di_sostanze_stupefacenti.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)