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Gorgo al Monticano (TV): minacciata con un coltello e violentata, marito in manette

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I carabinieri della Compagnia di Conegliano sono intervenuti domenica scorsa a Gorgo al Monticano chiamati da una donna che affermava di essere stata stuprata in casa dal proprio coniuge: l'uomo è finito in carcere

IL GAZZETTINO 11 Settembre 2009

Un 42enne di Gorgo al Monticano è finito in manette, domenica scorsa, con l'accusa di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie. A far intervenire i carabinieri è stata proprio la donna, all'ennesima aggressione da parte di quel marito violento, che già da tempo, forse a causa dell'abuso di alcol, la picchiava e la costringeva ad avere rapporti sessuali con lui contro la sua volontà. La donna, ormai esasperata dalle continue violenze e dalle vessazioni del marito, non ce l'ha fatta più. E all'ennesima violenza, subita sotto la minaccia di un coltello da cucina, ha chiamato i militari della compagnia di Conegliano, che raggiunta l'abitazione della coppia a Gorgo, hanno arrestato il 42enne. Si tratta di F. N., operaio incensurato L'episodio risale a domenica scorsa. L'uomo, condotto in cella a Santa Bona, si trova ancora in carcere. Maltrattamenti e violenza sessuale le pesanti accuse che gli vengono contestate. La testimonianza della donna ha permesso non solo di sventare l'ennesima aggressione, ma anche di ricostruire una prolungata serie di violenze domestiche, che hanno spinto il sostituto procuratore Valeria Sanzari a ipotizzare, a carico dell'uomo, anche l'accusa di maltrattamenti. Già alla fine di agosto la donna avrebbe dovuto subire la violena del marito. Non un singolo episodio, dunque, ma una vera e propria storia di violenze quotidiane, su cui ora sarà la Procura a fare chiarezza.
Non è il primo caso, quest'anno, di ripetute violenze tra marito e moglie a venire alla luce. E' dello scorso aprile la notizia del procedimento a carico di un uomo di 58 anni vittoriese, arrestato con l'accusa di aver malmenato la moglie che lo aveva rifiutato. Anche in quel caso il singolo episodio aveva fatto emergere, stando alla ricostruzione delle forze dell'ordine, una lunga escalation di violenze e vessazioni. I carabinieri avevano appurato che, tra il 2006 e il 2008, la vittima, una 60enne, si era presentata almeno trenta volte al pronto soccorso per farsi medicare ferite e contusioni. La notte dell'arresto, a mandare su tutte le furie l'uomo era stato l'ennesimo rifiuto della donna di sottostare alle sue richieste sessuali. Per sfuggire alle sue pretese e alla sua ira, la 60enne era stata costretta a chiudersi a chiave in una stanza.