Gottlieb Memorial Hospital: solitudine ed eccessi, darla il dr. DeSilva
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Le feste si passano in famiglia, con gli amici o con chi ci è più caro. Ma questo non è uguale per tutti; c'è anche chi le
feste le passa da solo. Per alcuni, poi, questa situazione dura anche il resto dell'anno.Non è un caso che durante le
festività aumenti il numero dei suicidi o degli infortuni, più o meno voluti. E così, spesso, la festa si trasforma in
tragedia.Il commento del dottor Mark DeSilva, del Gottlieb Memorial Hospital, è più che significativo: «Per coloro che non
hanno alcun sistema di supporto, senza amici, parenti, persone care o colleghi di lavoro, le festività possono risultare
mortali».«Dovunque, ci sono segni di incontri, scambi di regali, felicità e amore. Se non si ha la possibilità di fare
esperienza di ciò di cui il resto del mondo sta godendo, è molto amaro», aggiunge DeSilva.In questo periodo, anche quelli di
noi che hanno la fortuna di avere parenti, amici con cui condividere i giorni di festa, possono fare qualcosa per chi è meno
fortunato. Per esempio, fare attenzione a chi potenzialmente è a rischio e, magari, prevenire i comportamenti auto-lesivi o
pericolosi avvisando chi di dovere o agendo noi stessi.
Per far sì che per i solitari le feste non diventino una trappola mortale, ecco i consigli di DeSilva per identificare le
persone a rischio:
1. Comportamento asociale. In questo periodo in cui tutti sono molto impegnati nello shopping, a incontrarsi con amici e
parenti o partecipare a eventi mondani, basterà fare attenzione a chi si dice al di fuori di tutto questo, come se
disdegnasse questo genere di comportamenti od occasioni. Potrebbe infatti trattarsi di una persona sola, anziché di un'
anticonformista.
2. l'Arrabbiato. Chi esprime sarcasmo, infelicità o critica la voglia di felicità o gioia degli altri è un animo arrabbiato e
pessimista, dice DeSilva. Attenzione quindi a queste persone.
3. Eccessi. Chi indulge in alcol o fumo più del solito, dato che in questo periodo sono più facilmente reperibili, magari
durante un ricevimento aziendale, può essere una persona sola che cerca di "affogare" i propri dispiaceri in modo silenzioso.
Fare attenzione a costoro perché a rischio.
4. Troppe assenze. In questo periodo, chi soffre di solitudine può essere più assente del solito. Che sia al lavoro, che sia
con gli impegni sociali. Attenzione a chi si isola volontariamente.
5. Stanchezza. Chi lamenta spesso un'eccessiva stanchezza in questo periodo potrebbe essere una persona depressa. La
depressione, ricorda DeSilva, assume spesso le sembianze di estrema stanchezza o spossatezza. Il corpo si chiude per attuare
una fuga dal mondo di tutti i giorni.
Fare un po' di attenzione non costa troppa fatica, ma potrebbe essere vitale per tutti coloro che, spesso di nascosto,
soffrono per la solitudine. Possiamo fare molto anche solo segnalando i comportamenti a rischio.