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Gran Bretagna, consumo di alcol e decessi in calo: "colpa" della crisi

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ROMA - La crisi economica in Gran Bretagna costringe a fare sacrifici sui consumi, di ogni genere, anche sull'alcol e i dati

lo dimostrano riportando un calo nelle quantità consumate e nei decessi alcol correlati. Secondo i risultati di un'indagine

dell'Office for National Statistics, nel 2009 c'è stato un calo del 16,3 per cento delle unità di alcol consumate dagli

uomini, passate da 17,4 a 16,3 alla settimana.
Le donne, che bevevano 9,4 unità alcoliche in 7 giorni nel 2008, l'anno seguente hanno ridotto i consumi a 8 bicchieri. L'

indagine, riportata dal Guardian, rileva anche un calo dei decessi alcol correlati del 13 per cento nel 2009.
Secondo Don Shenker, direttore generale di Alcohol Concern, l'agenzia nazionale che si occupa delle politiche sul consumo

consapevole di alcol, il calo "è la conseguenza di una riduzione della spesa dei consumatori a seguito della recessione. E'

molto probabile che il consumo di alcol riprenderà una volta che l'economia risalirà la china. La politica del governo sull'

alcol dovrebbe garantire che questo prodotto diventi meno accessibile in modo permanente, non solo in una recessione

economica".
Infine, la ricerca inglese rileva una tendenza delle classi medie a bere di più rispetto ai coetanei della classe operaia. I

colletti bianchi assumono 13,5 unità alcoliche alla settimana, rispetto a coloro che sono impegnati in un "lavoro di routine

e manuale", che consumano 10,7 unità alla settimana.