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News di Alcologia

Gravidanza e intossicazione da alcol

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Non tutte le gravidanze giungono a termine. Purtroppo può accadere che una gravidanza apparentemente del tutto normale si

interrompa prima del 180° giorno, cioè a 26 settimane, quando il feto non è ancora sufficientemente maturo per sopravvivere:

in questo caso si parla di aborto spontaneo. Se invece l'ovulo si impianta al di fuori dell'utero si avrà una gravidanza

extrauterina, anch'essa destinata ad interrompersi precocemente.
Aborto spontaneo. La maggior parte degli aborti spontanei avviene prima della sedicesima settimana di gravidanza, in genere

intorno all'ottava settimana. In genere l'aborto è provocato da una malformazione fetale, oppure da una malformazione

materna, oppure possono esserci dei problemi localizzati nell'apparato genitale della madre. Spesso comunque i motivi restano

sconosciuti.
Alterazioni fetali. Di frequente l'incapacità dell'embrione di svilupparsi dipende da alterazioni del patrimonio ereditario.

Più raramente la responsabilità va attribuita ad agenti esterni che hanno interferito con lo sviluppo embrionale.
Problemi materni. Un aborto spontaneo può essere provocato da problemi di salute della madre, come gli stati febbrili acuti,

le malattie croniche, le gravi carenze alimentari e le intossicazioni da farmaci, alcol o droghe. Possono provocare un aborto

anche traumi fisici indiretti (ustioni, avvelenamenti, condizioni di lavoro nocive) o diretti, quelli cioè in grado di

danneggiare l'utero o provocare il distacco della placenta (cadute, colpi al basso ventre...). Infine, anche gravissimi stress

emotivi possono mettere a repentaglio la prosecuzione della gravidanza: è il caso di lutti, divorzio, perdita del posto di

lavoro.
Problemi dell'apparato genitale. Tra le cause di aborto spontaneo ci sono le malformazioni uterine e i fibromi, poichè

provocano contrazioni dell'utero; l'incontinenza cervicale, una situazione in cui il collo dell'utero tende ad aprirsi prima

del termine della gravidanza.
Lievi perdite di sangue non dolorose o accompagnate da dolori simili a quelli mestruali possonoe ssere sintomi di minaccia di

aborto. Se però le perdite compaiono in corrispondenza dei giorni in cui sarebbe dovuto comparire il ciclo mestruale e sono

scarse, può trattarsi della cosiddetta ‘falsa mestruazione', nel qual caso basta stare a riposo e sospendere in quei giorni i

rapporti sessuali. Al contrario, una emorragia abbondante e prolungata, con perdita di coaguli e materiale solido e

accompagnate da dolore addominale intensoe e ritmico, è sintomo di aborto in atto. A questo punto il processo è spesso

inarrestabile.
In caso si minaccia di aborto, quando compaiono perdite di sangue, bisogna andare immediatamente al pronto soccorso per

sottoporsi ad una ecografia o ad una visita specialistica.